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IoT, con la cybersecurity il settore potrebbe raggiungere 500 miliardi di dollari entro il 2030. Il report

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Secondo i dati, entro il 2030 il potenziale dell’Internet of Things potrebbe essere compreso tra 5,5mila e i 12,6mila miliardi di dollari.

Grazie alla convergenza dell’IoT e della cybersecurity, entro il 2030, il mercato dei fornitori IoT potrebbe raggiungere circa 500 miliardi di dollari, con un CAGR dell’11% dal 2025 al 2030; ed il TAM dei fornitori IoT in tutti i settori potrebbe raggiungere un valore compreso tra i 625 e i 750 miliardi di dollari.

Lo rivela un nuovo studio di McKinsey & Company dal titoloCybersecurity for the IoT: How trust can unlock value che analizza il potenziale dell’Internet of Things e le possibilità di crescita date dalla convergenza con la sicurezza informatica. Secondo i dati, entro il 2030 il potenziale dell’Internet of Things potrebbe essere compreso tra 5,5mila e i 12,6mila miliardi di dollari.

Ai fini dello studio, i ricercatori hanno condotto un’indagine tra le aziende e i decision maker di tutto il mondo sul tema dell’Internet of Things. I partecipanti al sondaggio, in tutti i settori, citano le carenze di cybersecurity come uno dei principali ostacoli all’adozione dell’IoT (30%). Il 40% degli intervistati indica inoltre che aumenterebbe il budget e la diffusione dell’IoT del 25% o più se i problemi di sicurezza informatica fossero risolti.

Circa l’80% dei fornitori di Internet of Things intervistati sta incorporando la sicurezza in qualche forma nei propri prodotti IoT e circa il 70% dei fornitori di cybersicurezza sta realizzando prodotti specifici per l’IoT, indicando i primi segnali di convergenza.

Finora è stato difficile raggiungere un livello affidabile di sicurezza informatica dell’Internet of Things. In questo scenario, il National Institute of Standards and Technology ha individuato alcune strategie che possono guidare il nuovo approccio: identificazione dei rischi, protezione dagli attacchi, rilevamento delle violazioni, risposta agli attacchi cyber e ripresa post-attacchi.

Tradizionalmente, la cybersecurity per l’IT aziendale si è concentrata sulla riservatezza e sull’integrità, mentre la cybersecurity per la tecnologia operativa si è focalizzata sulla disponibilità. In questo ambito, McKinsey suggerisce che l’IoT richieda un approccio più olistico: dal momento che il rischio di cybersecurity per l’Internet of Things comprende la sicurezza digitale e la sicurezza fisica, è essenziale considerare l’intero framework di riservatezza, integrità e disponibilità (CIA). Sei risultati chiave rendono sicuro un ambiente IoT: privacy e accesso ai dati in termini di riservatezza, affidabilità e conformità in termini di integrità, tempi di attività e resilienza per quanto riguarda la disponibilità.

Gli interventi di cybersecurity possono essere utili a tutti i settori, ma alcuni settori sono portati a sfruttare il valore dell’IoT in misura maggiore. Quelli con il più alto rischio informatico hanno anche il più alto valore da sbloccare attraverso il miglioramento delle pratiche di cybersecurity; tra questi, i settori manifatturiero e industriale, sanitario, della mobilità e dei trasporti e delle smart-city.

IoT nel settore automobilistico: mercato stimato di 100 miliardi di dollari nel 2030

La maggior parte dei sistemi Internet of Things oggi è progettata per un flusso di dati unidirezionale – dal monitoraggio dei sensori all’analisi dei dati – controllato dall’uomo. La transizione della cybersicurezza dell’IoT verso un approccio olistico, a livello di sistema, che affronti il quadro della CIA, può consentire il passaggio a sistemi IoT che non necessitano di alcuna interfaccia umana. Ciò comporterebbe un cambiamento nelle modalità di progettazione e implementazione delle soluzioni IoT, che ha luogo nel caso di una convergenza. La convergenza può avvenire a livello architettonico, di progettazione parallela o di aggiunta di software. A livello architettonico, i fornitori di soluzioni Internet of Things inseriscono il codice protetto nel software di base in tutti i livelli dello stack tecnologico (compresi firmware e hardware). A livello di progettazione parallela, i fornitori di soluzioni IoT e i fornitori di soluzioni di cybersecurity collaborano strategicamente durante il processo di progettazione del sistema IoT (ad esempio, dalla piattaforma al cloud). Con gli add-on software, i fornitori di soluzioni IoT installano soluzioni di cybersecurity aggiuntive per proteggere le applicazioni.

Esaminando alcuni esempi di convergenza, lo studio considera le applicazioni nel contesto automobilistico e delle smart city. L’adozione dell’IoT nel settore automobilistico è in crescita, con un mercato stimato di 100 miliardi di dollari nel 2030 per i fornitori di IoT, ed è sostenuta dalle tendenze future nell’ambito della mobilità autonoma, connessa, elettrica e condivisa. I casi d’uso vanno dai servizi in auto come la guida autonoma alla mobilità condivisa. Le smart city, ancora in una fase iniziale per l’adozione dell’IoT, sono destinate a un mercato di fornitori Internet of Things stimato in 30 miliardi di dollari entro il 2030, grazie all’aumento dell’adozione nei servizi pubblici, nella sicurezza e nei trasporti.

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