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Io, Arlecchino

2014 – Italia

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Paolo Milesi vive a Roma ed è il celebre conduttore di un talk show televisivo che va in onda il pomeriggio. La sua vita professionale scorre tranquilla fino al giorno in cui viene raggiunto da una telefonata che lo informa del ricovero in ospedale di suo padre Giovanni. Paolo è così costretto a fare ritorno a Cornello del Tasso, il piccolo borgo medievale in provincia di Bergamo dove è nato. Giunto sul posto, l’uomo viene informato dal medico che in realtà Giovanni – ex attore teatrale famoso per l’interpretazione della maschera di Arlecchino – ha una grave malattia e ha bisogno di un lungo periodo di riposo lontano dalle scene e dalla confusione. Paolo prova a convincere il padre a seguire questi consigli, ma Giovanni si ribella caparbiamente manifestando l’intenzione di voler spendere gli ultimi mesi della sua vita continuando a recitare sul palcoscenico la famosa maschera insieme alla piccola compagnia teatrale del paese.

Parzialmente rassicurato, Paolo torna a Roma dove lo aspetta la puntata del suo nuovo show televisivo su cui il produttore ha grandi aspettative, anche a livello pubblicitario.

Quando sembra che la situazione sia ormai sotto controllo, una nuova telefonata lo obbliga a rientrare precipitosamente al paese dove riesce ad essere presente agli ultimi istanti di vita di Giovanni.

Deciso a portare avanti l’eredità artistica del padre, maturata in una lunga e prestigiosa carriera passata sul palcoscenico, Paolo informa gli amici della compagnia di essere intenzionato a far vivere lui stesso Arlecchino, proseguendo il prezioso lavoro svolto dal padre.

Convinto dell’importanza di mantenere vive le tradizioni della sua terra, Paolo cercherà un pretesto per trasportarle all’interno del suo programma televisivo, dandogli nuova linfa.

Esordio dietro la macchina da presa dell’attore Giorgio Pasotti e di Matteo Bini, Io, Arlecchino contrappone tre mondi diversi – quello della televisione, la Commedia dell’Arte e l’universo di una piccola città di provincia – in cui si incontrano storie e persone ben caratterizzate. Dall’immagine televisiva a volte superficiale e spesso convinta di essere l’unica detentrice della verità, si passa alla realtà del teatro, con la maschera di Arlecchino simbolo di forza ed energia capace di reinventarsi, per concludere la vicenda in quel microcosmo provinciale dove il lento ritmo quotidiano favorisce una vita più serena ed equilibrata.

Paolo si muove in ambienti diversi, lontani e per certi versi incompatibili, e la sua è una storia comune a quanti per scelta si sono trasferiti in una grande città in cerca di successo, per poi comprendere l’importanza delle proprie radici attraverso il ritorno alle origini. Ma soprattutto è il racconto del rinnovato incontro tra un padre e un figlio, del loro comprendersi finalmente e del passaggio di consegne dei valori generazionali, con un occhio rivolto al futuro.

L’idea del soggetto è dello stesso Pasotti, che conferma le belle prove offerte come attore e aggiunge al proprio curriculum un incoraggiante esordio come regista. Pasotti è noto al pubblico cinematografico per aver lavorato nei primi film di Gabriele Muccino tra cui L’ultimo bacio – in Dopo Mezzanotte di Davide Ferrario e Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio. Sul piccolo schermo si ricorda per il ruolo dell’ispettore Paolo Libero in Distretto di Polizia, per David Copperfield (in cui è il protagonista) e per Anita Garibaldi, dove interpreta l’eroe dei due mondi.

Tra i coprotagonisti merita una segnalazione Roberto Herlitzka, celebre attore del teatro e del cinema italiani, qui nel ruolo di Giovanni, che impersona la nobile tradizione della maschera di Arlecchino. È il suo personaggio, con il suo valore carismatico a far sì che il figlio Paolo si senta obbligato e anche onorato di proseguirne la vita su tutti i palcoscenici.

Regia: Matteo Bini, Giorgio Pasotti

Attori: Giorgio Pasotti (Paolo), Roberto Herlitzka (Giovanni), Valeria Bilello (Cristina), Lunetta Savino (Maria), Lavinia Longhi (Francesca), Gianni Ferreri (Giuseppe).

Soggetto: Elisabetta Sola, Maurice Caldera, Matteo Bini

Sceneggiatura: Maurice Caldera, Matteo Bini

Fotografia: Charlie Goodger

Musiche: Matt J. Kelly

Montaggio: Michele Chiappa

Scenografia: Franca Bertagnolli

Costumi: Veronica Molteni

Durata: 90’

Genere: Commedia, Drammatico

Data di uscita in sala: 11 giugno 2015

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