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INWIT, Stakeholder Forum 2022. Ferigo ‘Digitale e 5G principali alleati della sostenibilità’

transizione green

“Il digitale sarà il più grande alleato della sostenibilità e il 5G ci consentirà di vivere meglio e di fare le cose in modo molto più veloce, risparmiando tanto tempo, tanta acqua e tanta energia”. Questo il messaggio finale di Giovanni Ferigo, amministratore delegato di INWIT, in occasione del secondo Stakeholder Forum organizzato dalla prima tower company italiana. All’evento hanno partecipato Giovanni Ferigo, AD di INWIT, Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT e comitato ESG SNAM, Daniela Bernacchi, Segretario Generale UN Global Compact Network Italia, Paola Mascaro, Presidente Valore D e Michelangelo Suigo, Direttore External Relations, Communication & Sustainability di INWIT.

Un momento di dialogo per consolidare e rafforzare il coinvolgimento degli interlocutori sui temi della sostenibilità e dell’ESG, acronimo sempre più conosciuto anche fuori dal mondo della finanza e della “sostenibilità” si trovano tre termini molto chiari: Environmental (ambiente), Social, e Governance.  Si tratta di tre dimensioni fondamentali per verificare, misurare, controllare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione.

Una mattinata piena di spunti di riflessione sulle sfide della sostenibilità nella cosiddetta Decade of
Action, avviata a inizio 2020 dalle Nazioni Unite e considerata la decade decisiva per il raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, che comprendono la lotta al climate change e
la parità di genere.

Dopo l’approvazione della Policy di Gestione Stakeholder Engagement, con la quale INWIT si è dotata di uno strumento per una migliore gestione di queste relazioni, l’azienda cerca nuovi spunti su tematiche ESG, sempre più centrali e sempre più integrate nella strategia di business.

A inizio 2020 le Nazioni Unite hanno avviato la Decade of Action, ossia la decade decisiva per il raggiungimento delle sfide richieste dagli SDG dell’agenda 2030 dell’ONU.

Il contesto globale attuale ha reso probabilmente ancor più evidente quanto sia necessario e strategico accelerare negli impegni per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, che vanno dalla povertà alle questioni di genere, al cambiamento climatico e alle disuguaglianze.

Il Forum è stato aperto da Giovanni Ferigo, AD di INWIT: “Il 2021 ci ha visto consolidare e rafforzare il cammino verso la creazione di un business sostenibile, avviato a settembre 2020. La sostenibilità rappresenta uno degli abilitatori del nostro piano industriale e il forum di oggi è ormai un appuntamento imprescindibile nel percorso di coinvolgimento dei nostri interlocutori, consapevoli che le relazioni con gli azionisti e gli altri stakeholder sono parte integrante di una gestione responsabile e sostenibile del business e sono fondamentali nel processo di creazione di valore per l’azienda”.

Michelangelo Suigo, Direttore External Relations, Communication & Sustainability di INWIT, ha fatto il punto sul ruolo portante della sostenibilità per creare valore in azienda.

Il raggiungimento di un “successo sostenibile” diventa quindi l’obiettivo del Cda aziendale, sottolinea Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT e comitato ESG SNAM, secondo cui gli obiettivi aziendali si concretizzano nel piano aziendale, nella rendicontazione finanziaria e non (report integrato).

In Italia sono ancora poche le aziende che mettono al centro della loro attività concetti come la sostenibilità, ha detto Daniela Bernacchi, Segretario Generale UN Global Compact Network Italia. “Siamo in ritardo rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030, le aziende devono alzare l’asticella degli investimenti sostenibili”, ha detto.

Spezza una lancia a favore della parità di genere e della necessità di accelerare in questo ambito, visti i i ritardi dell’Italia, Paola Mascaro, Presidente Valore D: “Bisogna lavorare sulla cultura dell’inclusione , siamo ancora lontani da un riequilibrio delle responsabilità” in azienda. Quante donne ci sono nelle stanze dei bottoni nel nostro paese? Certamente troppo poche, così come troppo poche sono le donne che si sono specializzate in materie STEM, un tema che va battuto per “aiutare le donne ad essere competitive nel mercato del futuro”.

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