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Investimenti della Cina, dove finisce 1 trilione di dollari

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Il 43,9% degli investimenti della Cina nella prima metà del 2023 si sono concentrati principalmente in Asia, segue l’America latina con il 22,9%. In Europa è andato appena il 3,1% del totale.

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Asia e Sud America i principali beneficiari. In Europa solo il 3,1% dei fondi

Gli investimenti della Cina non sono diretti in Europa. Se si vanno a vedere i numeri della distribuzione dell’impegno finanziario di Pechino in investimenti e in investimenti per le costruzioni, si scopre che all’Europa è destinata una minima parte del totale degli investimenti della Cina. La maggior parte dei fondi sono destinati altrove. Ecco dove.

Quanto valgono gli investimenti della Cina

L’imponente programma di investimenti all’estero ideato dal presidente cinese Xi Jinping va sotto il nome di Belt & Road e, in Italia, ha provocato polemiche a non finire quando il governo Conte decise di accettare la proposta di Pechino di aderire al programma, ovvero, di essere inclusa nel vasto programma di investimenti della Cina. I risultati sono abbastanza scarsi, basta vedere il grafico e guardare dove sono davvero destinati i soldi cinesi.

Ma di quanto stiamo parlando? L’iniziativa Belt & Road è attiva da 10 anni e ha portato la Cina a impegnarsi in investimenti e costruzioni del valore di 1,01 trilioni di dollari in 148 Paesi nel mondo. Tuttavia l’impegno cinese non è gratis. Ogni Paese si indebita per agevolare gli investimenti di Pechino e proprio in questi mesi  in un rapporto pubblicato dalla Boston University, si possono notare “accentuati problemi di indebitamento” in molti dei beneficiari di questi finanziamenti, “con diversi Paesi che devono una parte significativa del loro debito esterno alla Cina“. Quindi non solo Pechino investe, ma diventa anche detentore del debito estero dei Paesi dove ha deciso di entrare. Tra l’altro proprio in questi giorni si è tenuto in Cina il Forum di tutti i Paesi destinatari degli investimenti della Cina all’interno del programma Belt & Road: si tratta di 130 Paesi tra i quali anche la Russia del presidente Vladimir Putin.

Dove vanno gli investimenti della Cina

Vediamo i numeri. Gli investimenti della Cina nella prima metà del 2023 si sono concentrati principalmente in Asia e, in particolare, nei Paesi dell’Asia orientale dove è arrivato il 43,9%. La seconda area del mondo destinataria degli investimenti della Cina è l’America latina con il 22,9% del totale. Dicevamo dell’Europa. Gli investimenti in Europa “cubano” per appena il 3,1% del totale. Praticamente nulla.

Lo stesso discorso vale per le costruzioni. Dove finiscono i soldi per finanziare nuove costruzioni? La maggior parte vanno nell’Africa subsahariana con il 38,6% del totale mentre, nel primo semestre di quest’anno, nessun investimento in costruzioni è stato effettuato in America Latina. Al secondo posto nelle “preferenze” degli investimenti della Cina in costruzioni c’è il Medio Oriente e l’Africa del Nord con il 31,1% del totale.

Che cosa è l’iniziativa Belt & Road

L’Iniziativa Belt and Road”, conosciuta anche come “One Belt, One Road”, è un’iniziativa strategica e infrastrutturale lanciata nel 2013 con l’obiettivo di migliorare la connettività e la cooperazione tra in Paese asiatico e un gran numero di Paesi in Asia, Europa, Africa e altre regioni. Il nome “Belt and Road” si riferisce a due principali vie di collegamento:

  1. La Via della Seta Terrestre (Belt): Questa componente riguarda la creazione di collegamenti terrestri, tra cui reti stradali, ferroviarie, oleodotti e infrastrutture di trasporto, che connettono la Cina con l’Europa, attraversando l’Asia centrale, il Medio Oriente e altre aree.
  2. La Via della Seta Marittima (Road): Questa parte si concentra sul miglioramento delle rotte commerciali e dei collegamenti marittimi tra i porti cinesi e quelli degli altri Paesi, facilitando il commercio tra la Cina, l’Asia del Sud-Est, l’Africa e l’Europa attraverso il Mar Cinese Meridionale, il Mar dell’India e il Mar Mediterraneo.

Con questi investimenti la Cina intende, almeno formalmente, rafforzare la cooperazione economica e commerciale, promuovere l’integrazione economica regionale, sviluppare nuove infrastrutture, facilitare il commercio internazionale e migliorare la connettività logistica. Nei fatti si tratta del tentativo di Pechino di allargare l’area di influenza anche, come detto, diventando creditore dei Paesi nei quali decide di investire. Possedere il debito di un Paese povero significa, in pratica, decidere del suo futuro, per questo l’allargamento della Cina all’Africa significa un aumentoi dell’influenza mondiale di Pechino.

Che cosa hanno prodotto a oggi gli investimenti della Cina

Ma quali sono gli effetti degli investimenti della Cina nei Paesi dove sono stati effettuati? Alcuni sono, in effetti, straordinari. Ecco un elenco incompleto delle realizzazioni più notevoli.

  1. Il Corridoio Economico Cina-Pakistan (Cpec): Si tratta della costruzione di strade, ferrovie, gasdotti e altre infrastrutture tra la Cina occidentale e il porto di Gwadar in Pakistan per facilitare il trasporto delle merci tra i due Paesi. Soprattutto, ovviamente, in uscita dalla Cina.
  2. Il Ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao: E’ il più lungo ponte marittimo del mondo, collega Hong Kong, Zhuhai e Macao nella Cina meridionale.
  3. Il Progetto del Porto di Hambantota, Sri Lanka: La Cina ha investito pesantemente nella costruzione e nel controllo del porto di Hambantota, fornendo allo Sri Lanka infrastrutture portuali e migliorando la connettività marittima.
  4. La Ferrovia Addis Abeba-Djibouti: Questa ferrovia collega la capitale etiope, Addis Abeba, al porto di Djibouti. È stato uno degli importanti progetti di infrastruttura nell’Africa orientale finanziato e sviluppato in parte nell’ambito dell’Iniziativa Belt & Road.
  5. La Ferrovia di Alta Velocità Jakarta-Bandung, Indonesia: La Cina punta a collegare Jakarta e Bandung, due importanti città indonesiane, attraverso un sistema ferroviario ad alta velocità.
  6. La Ferrovia Belgrado-Budapest: Questo progetto di infrastruttura è parte dell’iniziativa BRI in Europa e mira a collegare Belgrado in Serbia a Budapest in Ungheria.

I dati si riferiscono al 2023
Fonte: Green Finance & Development Center