Lo standard

Internet of Things, Torino città pilota del progetto internazionale OneM2M

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Il capoluogo piemontese città pilota per lo viluppo e la promozione dello standard OneM2M per l’Internet delle Cose e le connessioni M2M nella sanità, i progetti smart city, la smart home e l’efficienza energetica.

Uno standard interoperabile utilizzabile in diversi contesti ed in grado di interfacciarsi con un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche, il network internazionale di sviluppatori della piattaforma OneM2M si è posto l’obiettivo di promuovere l’Internet delle Cose (IoT) e la tecnologia Machine-to-Machine (M2M) nei campi dell’energia, della sanità, dei trasporti (ITS), nell’industria 4.0 e nelle case connesse e automatizzate (smart home).

Sono decine le associazioni di categoria e le aziende che hanno preso parte all’iniziativa, per il nostro Paese ci sono Telecom Italia e la Città di Torino, che ha lanciato OneM2M assieme a Copenhagen, Stoccolma e altre realtà urbane europee. Nel comitato guida (lo steering committee) c’è Enrico Scarrone, che è anche vice chairman del gruppo ETSI TC smartM2M.

La sperimentazione di OneM2M rientra nel progetto europeo Almanac, piattaforma ICT che – sfruttando la rete di applicazioni, sensori, misuratori esistente sul territorio e raccogliendo, aggregando e controllando in tempo reale i dati da essa provenienti – si ponga come utile strumento per lo sviluppo, l’esecuzione e la gestione di servizi propri di una Smart City.

La Piattaforma Almanac, avviata nel 2013 e operativa fino al 2016, sarà testata su 3 ambiti applicativi, altamente rappresentativi della complessità delle Smart City: la gestione dei rifiuti, la distribuzione dell’acqua, il coinvolgimento dei cittadini.

Proprio il capoluogo piemontese ha affiancato alla piattaforma IoT una soluzione smart city, M-Bus, per l’efficienza energetica e l’ottimizzazione delle risorse idriche. Al momento sono stati installati 25 mila apparecchi M-Bus, simili nel funzionamento ai tradizionali smart meters ma meno costosi e con performance energetiche più ottimali.

A livello europeo c’è la volontà di installare entro il 2018 ben 12 milioni di questi contatori intelligenti, grazie all’impegno in tal senso promesso da Italia, Francia, Germania e Olanda.

A sostegno della diffusione di OneM2M ci sono numerosi network da tutto il mondo, tra cui l’europea Etsi, Atis e Tia per gli Stati Uniti, Arib e Ttc per il Giappone, la Ccsa dalla Cina e molte altre associazioni dell’industria delle tlc, Ict e dei media.