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Internet of things a Londra, attesi ritorni economici per 365 milioni nel 2018

Installata a Londra la nuova piattaforma per l’internet delle cose denominata “Weightless-N Smart City Network”, in grado di connettere tra loro migliaia dispositivi elettronici in una raggio di alcuni chilometri. Una soluzione per lo sviluppo di progetti smart city nella Capitale del Regno Unito a partire della tecnologia M2M più avanzata.

L’area interessata dal test è quella compresa tra Buckingham Palace, il Parlamento e la Torre di Londra. Qui il consorzio Weightless SIG, in collaborazione con il Governo britannico e l’amministrazione cittadina, hanno previsto la prima fase di sperimentazione dell’internet delle cose applicata ai progetti di Londra Smart City, con una stima dei ritorni economici già nel 2018 di 365 milioni di sterline.

La piattaforma “Weightless-N Smart City Network” è stata sviluppata all’interno dell’incubatore cittadino Digital Catapult, mentre gli interventi infrastrutturali necessari saranno eseguiti da Nwave Technologies.

Weightless-N è uno standard aperto a tutti, ha affermato Peter Karney, responsabile progetti per l’incubatore: “E’ da qui che partiremo per sviluppare i progetti smart city di Londra e della Gran Bretagna, ma è a disposizione del resto del mondo. Dimostreremo di essere all’avanguardia nelle soluzioni internet of things”.

Gli standard aperti sono necessari agli sviluppatori per portare avanti l’innovazione tecnologica e consentire il miglioramento della qualità della vita di tutti – ha precisato William Webb, direttore del consorzio Weightless – è grazie a tali standard che si riescono a minimizzare i costi, i rischi e gli errori, aumentando contemporaneamente le alternative e incoraggiando il cambiamento sostenibile”.

A fine maggio è stata rilasciata la versione 1.0 della piattaforma IoT Weightless-N. presto sarà pronta anche una mappa della diffusione dell’internet delle cose nel Regno Unito.

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