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Internet delle cose, la Gran Bretagna annuncia investimenti per 140 milioni di sterline

Il ministro delle Finanze britannico (ancora chiamato col vecchio titolo di Chancellor of the Exchequer), George Osborne, ha annunciato nelle scorse settimane nuovi investimenti in smart city e internet of things per 140 milioni di sterline.

Si tratta di risorse finanziarie deviate su settori considerati strategici per la Gran Bretagna in termini di leadership nei mercati emergenti delle nuove tecnologie”, ha spiegato Osborne, facendo capire in maniera chiara che solo investendo in innovazione si può pensare di poter competere a livello globale nel settore ICT e delle smart technologies.

Un settore, questo delle tecnologie di nuova generazione che, secondo un recente Rapporto di BI Intelligence, sarà caratterizzato da oltre 25 miliardi di device interconnessi in tutto il mondo nel 2019 per un valore di mercato pari a 600 miliardi di dollari.

La spesa, come già annunciato all’inizio dell’anno dal premier britannico David Cameron, sarà ripartita in 40 milioni di sterline da destinarsi in programmi di incubazione e accelerazione di imprese e startup. Nello specifico, si tratta di investire in progetti relativi a soluzioni internet delle cose applicate nel settore sanitario, nei servizi sociali e nelle smart city.

L’internet delle cose e le città intelligenti daranno un forte impulso al mondo del lavoro e dell’economia nel loro insieme, con nuove opportunità di crescita per le imprese e nuova occupazione”, ha inoltre precisato il ministro nella presentazione del documento governativo. Nel quale si indicano anche le linea guida per favorire tale processo di crescita, legata indissolubilmente alla capacità di creare sinergie tra aziende, mondo della ricerca, università e amministrazioni locali.

La parte più consistente delle risorse, 100 milioni di sterline, saranno infine investite nel settore dell’automotive high-tech, quindi dei mezzi di trasporto e delle automobili a guida automatica, e delle telecomunicazioni avanzate (broadband e ultrabroadband, fibra e 4G+).

Un nuovo scenario di crescita e innovazione che comunque non può trascurare il lato della sicurezza delle infrastrutture e quindi dei cittadini, ha commentato sui media britannici Mark Brown, executive director cyber security & resilience di EY. È quindi probabile che molto presto sarà annunciato un nuovo capitolo del programma di investimenti del governo britannico, dedicato proprio alla sicurezza delle infrastrutture critiche e quindi delle smart city e delle reti di comunicazione elettronica.

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