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Intelligenza artificiale, von der Leyen: “In arrivo le regole. Garantire la supervisione umana”

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Atteso ad aprile un quadro giuridico per l'intelligenza artificiale da parte della Commissione Ue. von der Leyen: "Stabiliremo alcuni requisiti per le applicazioni ad alto rischio dell'IA, dall'assicurarsi che utilizzino dati di alta qualità, al garantire la supervisione umana".

Ursula von der Leyen è fortemente intenzionata a dar vita al “decennio digitale dell’Europa. Un decennio in cui l’Europa diventa un leader globale nel mondo digitale”. A partire dall’intelligenza artificiale.

La presidente della Commissione europea ha annunciato questa sfida intervenendo in video al convegno Masters of Digital in cui ha indicato le due strade da percorrere per raggiungere l’ambizioso traguardo:

  • Maggiori investimenti pubblici e 
  • Nuove e chiare regole favorevoli alle imprese, “in modo che possa iniziare il Decennio digitale dell’Europa”.

Intelligenza artificiale, in primavera in arrivo quadro giuridico

Tra le prime norme in arrivo quelle per regolare l’Intelligenza artificiale in applicazioni ad alto rischio e gestita dal controllo umano. Infatti, la Commissione Ue presenterà questa primavera un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale, con “alcuni requisiti per le applicazione ad alto rischio per assicurarsi che utilizzino dati di alta qualità” e che sia garantito “il controllo umano”, ha detto Ursula von der Leyen.

IA, vantaggi e rischi

“Le possibilità dell’IA sono immense“, ha detto la presidente della Commissione. “L’intelligenza artificiale può accendere le turbine eoliche e può produrre più energia quando il tempo cambia, ad esempio. L’intelligenza artificiale può rilevare un attacco informatico più velocemente di qualsiasi essere umano. E, come medico, so che l’IA può anche, ad esempio, rilevare il cancro nelle mammografie molto prima e in modo più affidabile di qualsiasi essere umano. Quindi l’IA offre senza dubbio enormi opportunità”.

Ma vediamo anche i rischi legati a determinate applicazioni dell’IA, ad esempio il riconoscimento facciale in luoghi pubblici o decisioni che toccano importanti interessi personali”, ha sottolineato.

Garantire la supervisione umana sull’intelligenza artificiale”

Ursula von der Leyen: “Quindi, dopo mesi e mesi di consultazione pubblica, questa primavera presenteremo un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale in Europa.
Stabiliremo alcuni requisiti per le applicazioni ad alto rischio dell’IA, dall’assicurarsi che utilizzino dati di alta qualità, al garantire la supervisione umana”.

In parallelo al quadro giuridico, presenteremo un nuovo piano per promuovere l’eccellenza europea nell’IA”, ha spiegato von der Leyen, sottolineando il settore necessita di “investimenti ma anche regole chiare”.

Responsabilità civile della tecnologia?

Il quadro giuridico Ue sull’IA, che seguirà il Libro bianco presentato nel febbraio del 2020, è atteso per il 21 aprile e dovrebbe concentrarsi sulla responsabilità civile della tecnologia, oltre a stabilire definizioni del ‘concetto’ di intelligenza artificiale di applicazioni ‘ad alto rischio’, come il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici.

L’Europa è una potenza digitale in crescita

Un quarto dei robot industriali nel mondo viene prodotto in Europa. Oltre il 40% delle imprese europee ha già adottato una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale. Quindi l’Europa sta diventando digitale, proprio ora, ha fatto notare Ursula von der Leyen. Questo è il momento per creare le migliori condizioni possibili perché rendere l’Ue più digitale, innovativa e con una indipendenza tecnologica. Occorrono infrastrutture, competenze, cloud, fondi e regole per l’IA. Rimuovere gli ostacoli alla nascita degli unicorni e dare certezza agli investitori. È così che può iniziare il decennio digitale dell’Europa.