Lo studio

Intelligenza artificiale, mercato europeo cresciuto del 40% nel 2017

di |

L’Europa occidentale aumenta la spesa in cognitive technologies e intelligenza artificiale a 1,5 miliardi nel 2017, secondo IDC, ma rimane ampio il gap con l’Asia e il Nord America.

Le imprese che in Europa si occupano di cognitive technology e intelligenza artificiale (IA) hanno registrato quest’anno un aumento dei ricavi del 40% sul 2016. Grazie ad un mercato di oltre 1,5 miliardi di dollari, tali tecnologie fino al 2020 mostreranno un tasso di crescita annuo (Carg) di oltre il 42%, fino a raggiungere un valore complessivo di 4,3 miliardi di dollari.

È l’ultimo aggiornamento della “Worldwide Semiannual Cognitive/Artificial Intelligence Systems Spending Guide” di IDC, con focus sui Paesi dell’Europa occidentale, area geografica e di mercato che rappresenta il 12,1% di tutta la spesa mondiale sulle tecnologie cognitive e dell’intelligenza artificiale.

Nonostante un tasso di crescita annuo composito del 42,5%, il gap con la media globale del 55% rimane ancora ampio. Non solo, IDC evidenzia che secondo i trend in Europa la spesa in questo settore calerà del 9,5% nel 2020, determinando la perdita della seconda posizione a vantaggio dell’Asia (che include anche il Giappone, uno dei Paesi leader).

Le cognitive apps in Europa rappresentano la voce di spesa più consistente, attesa per la fine dell’anno in corso raggiungere i 516 milioni di euro, con le soluzioni machine learning in testa. Le applicazioni per l’IA raggiungeranno, invece, il valore di 350 milioni di dollari.

In questo conteggio vanno conteggiati anche i segmenti server e storage, che totalizzeranno per la fine del 2017 i 250 milioni di dollari di guadagni, attesi aumentare a 850 milioni di dollari per il 2020.

Ulteriori aree di applicazioni per le cognitive technologies e l’IA sono la finanza (banche, assicurazioni, sicurezza), con il 22% degli investimenti, i servizi (da quelli professionali ai trasporti), con il 61%, quindi la Pubblica Amministrazione (educazione/istruzione, governance dei processi, sanità) e le infrastrutture critiche.