L'iniziativa

Intelligenza artificiale, la Spagna prima in Europa a istituire una agenzia ad hoc. Lo statuto

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La Spagna primo paese europeo ad istituire una agenzia dedicata alla supervisione e normazione dell'intelligenza artificiale. Scarica lo statuto pubblicato pochi giorni fa.

Avrà sede a Lo Coruna, in Galizia, dopo una gara con altre 16 città in lizza su tutto il territorio, la nuova agenzia spagnola dedicata interamente alla supervisione dell’Intelligenza Artificiale. Un modo intelligente per valorizzare una regione, la Galizia, che diventa così la culla dell’IA in Spagna, nuovo centro di gravità della tecnologia europea.

Il decreto regio per la nuova agenzia è stato siglato il 22 agosto.

L’obiettivo della Agenzia per la supervisione dell’Intelligenza Artificiale (AESIA) è quello di garantire in linea con la strategia digitale nazionale che lo sviluppo dell’AI nel paese sia “inclusivo, sostenibile e incentrato sui cittadini”.

L’agenzia sarà formata in collaborazione fra il ministero spagnolo delle finanze e del servizio civile e quello degli affari economici e della trasformazione digitale.

L’agenzia rientra nel più ampio piano per una strategia nazionale per l’intelligenza artificiale. Secondo una nota, la Spagna diventa così il primo paese europeo a creare una agenzia ad hoc per l’AI.

Scarica qui lo statuto dell’Agenzia spagnola per l’Intelligenza Artificiale in PDF

Funzioni dell’Agenzia

Fra le sue funzioni, la supervisione dell’uso di questa tecnologia nei suoi diversi campi, nonché il controllo della commercializzazione dei sistemi che includono l’intelligenza artificiale (AI) e, in particolare, quelli che possono comportare rischi significativi per la salute, la sicurezza e diritti individuali.

L’agenzia intende inoltre fungere da trampolino di lancio per l’introduzione e il buon utilizzo verificabile e aperto dell’IA; la definizione di meccanismi consultivi e assistenziali; la collaborazione e il coordinamento con altre autorità di vigilanza sull’IA (nazionali e sovranazionali) e la promozione di veri e propri ambienti di test per i sistemi di IA per rafforzare la tutela degli utenti.

AI Act approvato a giugno

A giugno l’Unione Europea ha approvato l’AI Act, il quadro normativo di base per la governance e la gestione dell’AI. Una volta recepito, il nuovo quadro di regole imporrà una serie di restrizioni su diversi servizi basati sull’AI, proibendo diversi prodotti.

Tra le tecnologie che potrebbero essere completamente bandite ci sono la sorveglianza biometrica, i sistemi di punteggio sociale, gli algoritmi di polizia predittiva, i software di riconoscimento delle emozioni e i sistemi di riconoscimento facciale non mirati.

Tuttavia, i modelli di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT di OpenAI e Bard di Google potrebbero funzionare, a condizione che i loro risultati siano chiaramente contrassegnati come generati dall’intelligenza artificiale. L’AI Act obbliga tutti i paesi dell’Unione a istituire agenzie nazionali che supervisionano l’intelligenza artificiale. A questo proposito, l’intervista a Marco Scialdone, Head Litigation and Academic Outreach di Euroconsumers.

Scarica qui lo statuto dell’Agenzia spagnola per l’Intelligenza Artificiale in PDF