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Intelligenza Artificiale: dove ci condurrà nel 2024. I trend globali più significativi

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Prevedere l’impatto e i benefici delle tendenze tecnologiche strategiche è un compito complesso per le aziende, considerato il ritmo incalzante dei processi innovativi. Ma non possono sussistere dubbi: il futuro è intrinsecamente legato al progresso dell’IA.

L’incessante domanda di funzionalità di intelligenza artificiale abbraccerà in toto il 2024, un anno che sarà contraddistinto da precise tendenze tecnologiche strategiche in grado di contraddistinguere il business delle aziende.

Le statistiche più interessanti e significative riguardano (appunto) l’IA, documentandone la crescita e l’impatto in numerosi settori: dall’economia (osservando ancora più avanti, nel 2027, il valore di produttività dell’intelligenza artificiale sarà riconosciuto come rilevatore economico primario del potere di un Paese, illustra Gartner in un nuovo report in cui la società di ricerca delinea i principali trend del mondo IA per il 2024 e oltre) al mondo del lavoro (basti pensare sia alla gestione delle risorse umane con l’intelligenza artificiale – che permette ai team HR di ottimizzare i processi di selezione automatizzando attività monotone come lo screening dei curricula, identificando i migliori candidati mediante algoritmi di corrispondenza intelligenti e limitando i preconcetti nella selezione dei candidati – sia a come l’adozione dell’IA e dell’automazione del software accelereranno nel mondo del lavoro e in numerosi settori).

Un tema particolarmente rilevante da approfondire – a maggior a ragione negli anni a venire – riguarda proprio l’intelligenza artificiale responsabile da un punto di vista pratico, tra i cui “principi” rientrano la messa in sicurezza dei sistemi affinché siano affidabili e robusti.

Non tralasciando il perseguire best pratice in materia di privacy (dei dati e degli utenti) e data governance. Da qui l’importanza di una comprensione globale sulla veloce evoluzione dell’intelligenza artificiale e sul suo (enorme) potenziale nel definire – da protagonista – gli scenari dei prossimi dodici mesi.

Intelligenza artificiale e machine learning per la cybersecurity

Tra i comparti beneficeranno di più dell’Intelligenza artificiale nel 2024 c’è senza dubbio quello della sicurezza informatica. Gli algoritmi di Machine Learning sono già in grado identificare e neutralizzare in modo rapido le cyber minacce e – considerando che il 2024 registrerà un notevole incremento di attacchi particolarmente sofisticati – l’utilizzo dell’IA e del ML potrà supportare le organizzazioni a potenziare il proprio livello di sicurezza complessiva, fornendo loro la capacità di identificare (prima) e di rispondere (poi), con estrema rapidità, a nuove minacce (riducendo al contempo i falsi positivi e affinando i tempi di risposta agli incidenti). Ciò nonostante, l’intelligenza artificiale nella cybersecurity rappresenta un’arma a doppio taglio: se da una parte è in grado di rinsaldare i meccanismi di difesa, dall’altro può essere sfruttata dagli aggressori.

IA fra trasparenza e personalizzazione dell’esperienza utente

Con la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno dei processi decisionali, aumenta la richiesta di trasparenza e “spiegabilità”. Proprio qui si inserisce l’AI spiegabile (XAI), un insieme di processi e metodologie che permettono agli utenti di comprendere e considerare affidabili i risultati e gli output generati attraverso algoritmi di machine learning.

E sempre lato utente, nel caso specifico “consumatore”, è aumentata a dismisura la richiesta di servizi personalizzati, ragione per cui i marchi stanno rafforzando le loro strategie di customer experience per contraddistinguersi dalla concorrenza, con la personalizzazione che dà il via al cosiddetto vantaggio competitivo. L’intelligenza artificiale risponde (anche) a questa esigenza. Basti pensare ai brand di beauty e cosmesi che già da tempo utilizzano chatbot all’interno di app di messaggistica anonima, contribuendo a ispirare conversazioni su misura fondate su informazioni personali, come età, preferenze e prodotti che i clienti ritengono indispensabili.

A livello di social network, poi, i chatbot possono eliminare eventuali commenti negativi e potenziali minacce verso la brand reputation sulle pagine social delle aziende, nonché incentivare conversazioni intelligenti e coinvolgenti che si concentrano sul beauty e sulla cosmesi.

Intelligenza Artificiale in sanità: medici e pazienti ringraziano

Il mercato globale dell’IA nel comparto sanitario sta attraversando una crescita significativa, con previsioni che attestano un valore di circa 188 miliardi di dollari entro il 2030 (in aumento rispetto a quota 11 miliardi di dollari del 2021).

Questo tasso di crescita annuo del 37% è sostenuto dai benefici dell’intelligenza artificiale in sanità, tra cui rientrano: supporto migliorato per i medici nell’analisi diagnostica dei pazienti; maggiore tempo dedicato alla loro assistenza diretta e miglioramento della qualità delle cure (si stima che l’IA potrebbe abbattere l’86% degli errori commessi dagli operatori sanitari, contribuendo a salvare oltre 250.000 vite ogni anno). C’è di più.

Anche i pazienti apprezzano l’utilizzo dell’IA: la maggior parte di loro si sente a proprio agio nell’interagire con assistenti virtuali (app e chatbot) per acquisire informazioni sui farmaci, inviare report ai professionisti sanitari e prenotare visite mediche.