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Insurtech, il 28% degli italiani ha subito un furto di identità

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Un italiano su tre ha subito una qualche sorta di furto di identità digitale e di dato sensibile online. Cresce la propensione verso le polizze assicurative dei dati sensibili.

Un italiano su tre ha subito una qualche sorta di furto di identità digitale e di dato sensibile online.

E’ questo il dato più preoccupante che emerge da un’indagine condotta da Ipsos, per conto di Wallife, una società di Insurtech specializzata in polizze digitali, l’ultima delle quali riguarda appunto l’assicurazione con relativa app dal pericolo di furto di dati biometrici ossia quei dati utilizzati per accedere al proprio smartphone.  

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  • Secondo l’indagine, il 28% degli intervistati ha subito una qualche forma di furto di identità o di dati biometrici.
  • Il 15% degli intervistati ha subito un accesso fraudolento al suo profilo social
  • L’11% ha subito l’uso o la diffusione non autorizzata di fotografie sul web
  • Sempre l’11% ha subito un accesso fraudolento al conto corrente o all’account di trading online
  • Il 7% ha subito il furto di dati personali reperiti online come fonte di ricatto

Difendersi da soli non è sufficiente. Visto il trend in crescita dei furti di identità e degli accessi fraudolenti a dati privati, il 71% degli intervistati si è detto propenso a sottoscrivere una qualche forma di assicurazione online.

Basti pensare al danno d’immagine, di reputation, di coloro che subiscono ad esempio il furto del profilo su Facebook. Bloccare l’account è tutt’altro che semplice in molti casi.