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Insegnanti e tecnologie digitali, in Italia solo il 36% si considera preparato per la didattica

Le nostre scuole sono abbastanza digitali nella didattica in classe? Gli insegnanti conoscono le tecnologie dell’informazione e della comunicazione? Qual è il loro grado di preparazione? Le risposte le troviamo nell’indagine internazionale sull’insegnamento e l’apprendimento Talis (Teaching and learning international survey), diffusa dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

Il rilevamento, riferito al 2018, è stato realizzato su un campione di 200 scuole di 48 Paesi, rappresentativo di circa 4.000 insegnanti. L’indagine aveva l’obiettivo di acquisire informazioni, comparabili a livello internazionale, sulle pratiche didattiche dei docenti e sulla loro formazione e preparazione iniziale, sull’ambiente scolastico, l’innovazione, l’equità, le diversità.

In Italia sono stati coinvolti 3.612 docenti e 190 dirigenti scolastici delle Scuole secondarie di I grado. Per quel che riguarda le “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione” (Tic), con risultati mediamente insoddisfacenti che, in alcuni casi, dovrebbero invitare ad una riflessione sulla reale preparazione e conoscenza delle nuove tecnologie digitali ed informatiche in ambito scolastico e didattico.

Andiamo a vedere i dati. Il 52% dei docenti italiani ha riferito che “l’uso delle TIC per l’insegnamento” è stato incluso nella propria formazione, mentre il 36% si è sentito preparato per l’uso delle TIC per l’insegnamento al termine degli studi.
In media, però, il 31% dei dirigenti scolastici riporta che la qualità dell’istruzione nella propria scuola è frenata da un’inadeguatezza della tecnologia digitale per la didattica (25% media dei Paesi OCSE TALIS).

Il 68% dei nostri docenti ha partecipato ad attività di sviluppo professionale incluso “uso delle TIC per l’insegnamento” nei 12 mesi precedenti l’indagine. In Italia, solo il 17% (18% media Ocse) degli intervistati ha segnalato un forte bisogno di formazione nell’uso delle Tic in termini di sviluppo professionale.
In media, il 47% degli insegnanti italiani consente “frequentemente” o “sempre” agli studenti di utilizzare le TIC per progetti o lavori in classe (53% la media OCSE).

I docenti italiani, infine, sono tra i più vecchi del mondo, 49 anni contro una media Ocse di 44. Stesso discorso per i dirigenti scolastici, 56 anni contro i 52 anni dei Paesi OCSE. Altro primato italiano, questo positivo, è relativo alla presenza delle donne nel corpo insegnante e dirigente: il 78% dei docenti e il 69% dei dirigenti scolastici è di sesso femminile (68% la percentuale media delle docenti e 47% quella delle dirigenti scolastiche nei Paesi OCSE).

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