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Infrastrutture per l’energia pulita e la mobilità elettrica, gli USA votano piano nazionale: 550 miliardi di dollari di nuove spese

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Un voto per il futuro green, digitale ed elettrico degli USA

È arrivato a tarda serata l’accordo bipartisan al Congresso americano sul mega piano per le infrastrutture del Paese, voluto dalla Casa Bianca, per la ripresa e la resilienza dell’economia nazionale.

Lo stesso Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha salutato l’intesa con comunicato ufficiale e un tweet esaltante, come “un accordo storico sulle infrastrutture”, “il più grande dell’ultimo secolo”, “che farà crescere l’economia, creando posti di lavoro ben pagati e mettendo così l’America sulla strada giusta per vincere le sfide future”.

Si tratta di un piano da 1.000 miliardi di dollari circa (1 trilione di dollari), di cui 550 miliardi di nuove spese.

I settori coinvolti sono molti e gli interventi riguarderanno la rete viaria nel suo insieme, con investimenti per innovare o rimodernare infrastrutture strategiche come ponti, viadotti, gallerie, strade e autostrade, i trasporti come le ferrovie e le vie d’acqua, ma anche per accelerare la transizione digitale e potenziare la cybersecurity.

Il piano però favorisce anche tutte quelle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento globale, come le fonti energetiche rinnovabili, la mobilità alternativa, l’efficienza energetica, la mobilità elettrica e una più vasta rete di punti di ricarica, anche per autobus e trasporti pubblici elettrificati.

Infrastrutture, la spesa voce per voce

Il pacchetto include 110 miliardi di dollari per le autostrade, 65 miliardi per la banda larga e 73 miliardi per modernizzare la rete elettrica nazionale.

In aggiunta, tra le voci di spesa troviamo: 25 miliardi per gli aeroporti, 55 miliardi per la rete idrica, oltre 50 miliardi per rafforzare le infrastrutture contro gli attacchi informatici e il cambiamento climatico. Ci sono infine anche 7,5 miliardi per le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici.

Il voto di ieri getterà le basi per aprire il confronto sul pacchetto di spesa molto più ambizioso annunciato da Biden ad inizio mandato e oggi arrivato a 3,5 trilioni di dollari, che però al momento vede l’opposizione dura dei repubblicani.

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