Il decreto

Infrastrutture energetiche, 320 milioni per le smart grid in Italia

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Nuove risorse per la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia elettrica, con un occhio alle rinnovabili, ma ancora si investe poco in Italia, visto che nel resto dell’Ue sono centinaia di progetti avviati per miliardi di euro.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che istituisce il nuovo “regime di aiuto” per sostenere gli investimenti per le infrastrutture elettriche. È quanto si legge nel sito web del Ministero dello Sviluppo Economico, dove è precisato che la misura è finalizzata a regolamentare criteri e modalità per finanziare infrastrutture energetiche funzionali ad accrescere l’efficienza energetica e la disponibilità della rete, soprattutto per le Regioni del Sud, contribuendo maggiormente alla diffusione della generazione distribuita da fonti rinnovabili.

Il decreto provvede ad un primo stanziamento di 320 milioni di euro per le smart grid a livello nazionale. Le risorse arrivano dal PON Imprese e Competitività 2014-2020 FESR e stabilisce che ulteriori fondi possono essere messi a disposizione da altre Amministrazioni per realizzare gli interventi agevolativi previsti dal nuovo regime di aiuti.

Gli interventi programmati sono di due tipi:

  • per la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grid);
  • per le reti di trasmissione strettamente complementari ai lavori sulla rete di distribuzione.

In tutta Europa, secondo dati del Joint Research Centre 8Jrc), sono 460 i progetti smart grid avviati per un totale di 3,15 miliardi di euro di investimenti. Per quanto riguarda l’Italia, Anie Confindustria, sempre su dati Jrc, ha stimato investimenti in progetti smart grid per 70 milioni di euro. La stessa indagine è stata effettuata anche da Eurelectric e dai risultati relativi al nostro Paese si contano circa 23 progetti per un budget totale pari a circa 158.5 milioni di euro, il 61% dei finanziamenti destinato alle smart grid.

L’istituzione del regime di aiuto, recita una nota del Mise, costituisce la base giuridica per tutte le amministrazioni nazionali o regionali che vorranno promuovere investimenti per l’adeguamento e l’ottimizzazione della rete elettrica nelle aree assistite del territorio nazionale.

Gli interventi previsti saranno attuati tramite bandi specifici, atti e provvedimenti delle amministrazioni competenti, di prossima pubblicazione.