Il quadro

Industry Tlc, c’è ‘un problema Italia’? Trend finanziario insostenibile per le telco (prima parte)

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Gli operatori italiani si trovano di fronte ad uno scenario insostenibile dal punto di vista finanziario, fra guerra dei prezzi, calo dei ricavi e investimenti per le reti 5G.

Gli operatori italiani si trovano di fronte ad uno scenario insostenibile dal punto di vista finanziario, fra guerra dei prezzi, calo dei ricavi e massicci investimenti incombenti per le nuove reti 5G. Basti pensare che nel periodo 2012–2018 le aziende del settore hanno perso complessivamente 7 miliardi di euro di ricavi, a fronte però di un notevole aumento dei volumi di traffico dati su rete fissa e mobile.

L’asta 5G e il quarto operatore

Inoltre, l’asta per le frequenze 5G ha raggiunto un esborso record di 6,55 miliardi di euro. Secondo Bloomberg, “La struttura dell’asta non ha lasciato altra scelta che pagare una somma elevatissima […] Alzare i costi del settore dopo aver imposto l’ingresso di un quarto operatore non sembra una buona ricetta per ottenere successo nel lungo periodo”.

Calo dei prezzi

Un altro aspetto negativo è che i prezzi in Italia sono più bassi di quelli praticati nella maggior parte degli altri paesi Ue, a fronte però di una quantità di Giga superiore. Senza mezzi termini, secondo UBS nei prossimi anni “Il mercato italiano si troverà ad affrontare una serie di sfide senza precedenti”. Secondo dati Agcom, il settore Tlc è l’unico fra le utility che negli ultimi 10 anni ha registrato un calo dei prezzi e rispetto agli altri paesi Ue questo calo è stato di gran lunga superiore.

Nel 2018 investimenti al top in 10 anni

Nel 2018 gli investimenti degli operatori hanno raggiunto il valore complessivo maggiore degli ultimi 10 anni: 7 miliardi di euro, cui si aggiungono 1,9 miliardi di esborsi in licenze, oltre all’impegno di pagare nei prossimi anni ulteriori 5,3 miliardi per le licenze 5G e la realizzazione delle nuove reti.

Trend finanziario negativo

“L’Italia ha un disperato bisogno di aggiustare il mercato del mobile, l’asta per le frequenze 5G in Italia ha raggiunto un livello di spesa allarmante”, dicono gli analisti di Bernstein.  A fronte di un investimento complessivo di 90 miliardi di euro, il ritorno per il settore è di soli 2 miliardi, pari ad appena il 2% del capitale investito. “Un decennio di pressione sui prezzi e la crescente capital intensity hanno messo gli operatori in difficoltà nel giustificare gli investimenti nel settore”, sintetizza lo scenario JP Morgan Cazenove. Un trend finanziario negativo, che si riflette anche sul fronte occupazionale come dimostra la perdita di 8mila addetti degli operatori Tlc nel periodo 2012–2018.

‘Problema Italia’ nel settore Tlc?

Il rischio adesso è che il quadro per il settore possa indebolirsi ancora: gli investitori italiani e internazionali parlano apertamente di “un problema Italia” nel settore. Secondo gli analisti di HSBC, “L’intensità competitiva, specialmente nel mobile, resta comprensibilmente nel focus degli investitori. Il mercato più problematico è quello italiano”. Sulla stessa linea gli analisti di Moody’s Investor Service secondo cui “Il rischio aumenterà […] a causa della maggiore esposizione al competitivo settore delle Tlc italiano”.

I principali problemi derivanti dal protrarsi di questo quadro sono tre:

  • Il rischio di un’ulteriore contrazione della forza lavoro diretta e dell’indotto nel settore.
  • La riduzione degli investimenti in nuovi servizi e in manutenzione e mantenimento della qualità dei servizi esistenti.
  • Un calo di attrattività nel settore da parte di potenziali investitori esteri.

Industry Tlc, c’è ‘un problema Italia’? Trend finanziario insostenibile per le telco (seconda parte)