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Industry 4.0, asse Italia-Germania per l’economia digitale

Si è svolto ieri a Milano il 10° Forum economico italo-tedesco: “Fattori di successo per una partnership italo-tedesca nell’Industria 4.0”. Tra i temi al centro dell’evento, la digital transformation, l’ecosistema startup e appunto l’industria 4.0. Proprio su quest’ultimo argomento si sono concentrati i tanti invitati, tra cui il nostro ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e Uwe Beckmeyer, Sottosegretario di Stato del Ministero Federale dell’Economia e dell’Energia tedesco.

Industry 4.0, cioè la quarta rivoluzione industriale basata sulla digitalizzazione e l’automazione avanzata dei processi produttivi. In poche parole la diffusione della robotica negli impianti produttivi, soprattutto nel manifatturiero.

Secondo i partecipanti alla manifestazione, è nel settore della manifattura high-tech che si gioca il futuro dell’economia europea. Nello specifico, Germania e Italia sono rispettivamente il primo e il secondo polo manifatturiero dell’Unione. L’Italia è il primo partner commerciale della Germania.

Secondo il documento Unicredit “Internationalization of companies by 2030”, diffuso la scorsa settimana, le aziende multinazionali tedesche e italiane raddoppieranno gli investimenti diretti esteri entro il 2030. Le aziende tedesche investiranno all’estero 1.200 miliardi di euro addizionali, mentre per quelle italiane la cifra è 500 miliardi di euro. L’Eurozona e gli Stati Uniti resteranno le principali destinazioni degli investimenti.

I principali paesi di destinazione rimarranno quelli della zona euro con 420 miliardi di euro, seguiti dagli Stati Uniti con circa 200 miliardi di euro.

In tale contesto, la nuova cooperazione economica italo-tedesca deve necessariamente basarsi sul tema della digitalizzazione dei processi produttivi, nuova sfida per la ripresa del mercato Ue, e sul rilancio del settore economico, della produzione e della ricerca per far sì che l’Europa giochi un ruolo di primo piano nell’evoluzione dei temi-chiave del futuro dell’economia.

In uno studio Boston Consulting Group dello scorso anno,si evidenzia la possibilità che l’automazione industriale e manifatturiera, l’industry 4.0, possa muovere in alto il Pil tedesco dell’1,1% contribuendo a creare 400 mila nuovi posti di lavoro e un incremento della produttività nei prossimi 10 anni fino all’8%.

L’Italia si è mossa tardi in questo settore, ma i margini di crescita sono comunque enormi. In un Rapporto di Roland Berger si calcola che l’industry 4.0 possa generare un valore aggiunto di 40 miliardi di euro in 10 anni nel settore manifatturiero.

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