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Industrie energivore, Urso: “Alleanza fondamentale per un cambio di passo”

ADOLFO URSO, MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

In vista del nuovo Piano d’Azione europeo per la chimica, si è svolto oggi un importante incontro in videoconferenza tra i ministri dell’Industria di 11 Paesi UE. A fare da traino l’Italia, con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha rilanciato l’urgenza di rafforzare la competitività delle industrie energivore, a partire da chimica e siderurgia.

L’incontro, al quale hanno partecipato Francia, Germania, Spagna, Polonia, Paesi Bassi, Belgio, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Svezia, si è tenuto nell’ambito dell’Alleanza per il futuro delle industrie energivore, lanciata a maggio durante il Consiglio Competitività di Bruxelles.

Serve un piano forte per rilanciare la chimica europea, valorizzando biochimica e tecnologie green, con investimenti lungo tutta la filiera,” ha dichiarato Urso.

L’Italia, ha ricordato il Ministro, ha già avviato importanti progetti di riconversione industriale, con focus su bioplastiche, biofuel e materiali bio-based. Ma per accelerare, servono strumenti finanziari adeguati a livello europeo. L’appello a Bruxelles è chiaro: coerenza tra il Piano chimica e il Quadro Finanziario Pluriennale, atteso per il 16 luglio, e più fondi per ricerca, innovazione e produzione di idrogeno pulito.

Acciaio, una risorsa strategica (che parte dal rottame)

Durante l’incontro, al centro anche il destino dell’acciaio europeo, un comparto chiave da sostenere con decisione nella transizione verde. Urso ha ribadito l’importanza di stimolare la domanda interna per rafforzare l’intera filiera e ha puntato il dito su un tema spesso trascurato: l’export incontrollato di rottame ferroso.

Il rottame va riconosciuto come materia prima strategica. Serve limitarne l’export per garantire l’autonomia della siderurgia europea,” ha spiegato Urso.

In quest’ottica, il ministro ha annunciato nuovi investimenti in impianti DRI (preridotto a basse emissioni) in Italia, fondamentali per una siderurgia più pulita, competitiva e indipendente.

Energia, il nodo da sciogliere

Ultimo ma decisivo punto: il costo dell’energia. Tutti i settori energivori, chimica, acciaio e non solo, devono poter contare su tariffe più sostenibili per reggere la concorrenza globale. Anche su questo fronte, l’Italia chiede misure europee coordinate e concrete.

L’incontro di oggi segna un passo avanti importante verso una politica industriale comune, capace di coniugare transizione ecologica, sicurezza economica e competitività industriale. Il tempo stringe: il futuro dell’industria europea si gioca adesso.

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