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Indagine FAPAV/Ipsos, 345 milioni gli atti di pirateria nel 2022 (+9%)

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Oggi a Roma i nuovi dati FAPAV/Ipsos sulla pirateria audiovisiva in Italia in occasione dell’evento “Stati generali della lotta alla pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale”. Il Presidente FAPAV Bagnoli Rossi ha presentato la nuova campagna contro il fenomeno del camcording “Il Cinema Siete Voi”, in collaborazione con ANEC, ANICA e MPA, dedicata al pubblico in sala. Attesa per l’approvazione del disegno di legge anti-pirateria.

L’indagine FAPAV/Ipsos sulla pirateria audiovisiva

30 milioni di atti di pirateria in più nel 2022, +26% quelli sugli eventi sportivi live. L’indagine FAPAV/Ipsos

Presentata oggi all’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma la nuova indagine sul fenomeno della pirateria audiovisiva e sportiva, realizzata da Ipsos per conto di FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

Il fenomeno criminale della pirateria rimane grave e soprattutto rappresenta ancora una seria minaccia all’industria dei contenuti audiovisivi, perché se l’incidenza degli illeciti rimane sostanzialmente stabile tra gli adulti, è tra i più giovani che tendenzialmente è in crescita, con il risultato che nel 2022 si sono avuti circa 345 milioni di illeciti, ben 30 milioni in più sull’anno precedente.

I dati, illustrati in occasione dell’evento “Stati Generali della lotta alla pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale. Industrie dei contenuti, consumi culturali e comportamenti illeciti”, promosso dalla Federazione e che ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti delle Istituzioni e dell’Industria, confermano un incremento degli illeciti in diversi settori chiave dell’industria audiovisiva.

C’è infatti più pirateria sugli eventi sportivi live, con un aumento del 26% in un anno, ma anche sui programmi tv, con un +20% rispetto al 2021, e sulle serie/fiction, che vedono incrementare gli atti di pirateria del +15%.

I film si confermano essere il contenuto più piratato: il 35% degli atti di pirateria audiovisiva (oltre 120 milioni) riguarda film, ma il trend, sia rispetto allo scorso anno sia in un’ottica di medio periodo, è in calo (-4% vs. 2021; -68% vs. 2016).

E’ del 23% l’incidenza delle IPTV illegali, anche solo in prova/senza abbonarsi.

Tema centrale di un po’ tutti gli interventi è stata la nuova legge sul diritto d’autore giunta in Senato, il disegno di legge “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica“.

Bagnoli Rossi (FAPAV): “Assieme a Ipsos abbiamo cambiato la percezione di questo fenomeno”

Federico Bagnoli Rossi

I risultati dell’indagine, illustrati stamattina, ha spiegato Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV: “Evidenzia come il fenomeno della pirateria nel nostro Paese sia in continua evoluzione, sfruttando lo sviluppo tecnologico anche a fini illeciti, come dimostra il recente dibattito in merito alla relazione tra copyright e intelligenza artificiale. Anche i numeri di quest’anno, ci stimolano, come FAPAV a confermare il nostro impegno nel sostenere le Industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali e nel lavorare con le Istituzioni – già molto sensibili al tema – per la definizione ed applicazione di nuovi strumenti preventivi di efficace contrasto alla pirateria”.

Assieme a Ipsos abbiamo cambiato la percezione di questo fenomeno, un tempo troppo tollerato, oggi considerato sempre più un danno per le imprese e la società nel suo insieme. L’indagine di oggi è il primo passo di un nuovo accordo quadriennale con Ipsos Italia, fino al 2026”, ha aggiunto Bagnoli Rossi, che poi ha messo in fila una serie di parole chiave per comprendere lo scenario in cui Istituzioni, Autorità competenti, associazioni e aziende, si trovano ad agire quotidianamente in questa battaglia per il rispetto del diritto d’autore, che sono: legalità, tempestività, cooperazione, tecnologia, trasparenza e comunicazione.

Sei ambiti di azione per riportare al centro del confronto il rispetto delle regole, rapidità dell’intervento di contrasto al crimine organizzato, la necessità di condividere con tutti i soggetti in campo informazioni, strumenti e soluzioni, l’importanza della tecnologia nelle indagini, nella repressione dei fenomeni criminali, ma anche una nuova attenzione al tema della sicurezza informatica degli utenti che accedono ai siti e le piattaforme pirata, senza dimenticare il valore assoluto delle campagne di informazione per un rinnovamento culturale che agisca sulla consapevolezza del reato.

Dopo l’introduzione del Presidente FAPAV, ci sono stati i saluti istituzionali di Valentino Valentini, Viceministro del Ministero delle Imprese del Made in Italy, secondo cui: “La tv è diventato un terminale sul quale fruiamo contenuti in streaming, on demand e broadcast. Un mercato di circa 1,5 miliardi di euro. Un contesto di crescita in cui le tecnologie giocano un ruolo chiave e dove però continuano a manifestarsi fenomeni illeciti di pirateria. Soprattutto tra i più giovani, che accederono ai contenuti piratati senza la giusta consapevolezza dell’illecito e che hanno un impatto pesantissimo su produzioni e investimenti”.

Oggi al Senato si avrà un’accelerazione dell’iter di approvazione della legge per il contrasto alla pirateria. Da un decennio ormai il nostro Paese è risuscito ad uscire da questo sistema illecito diffuso. La Fapav ha lavorato tanto su questo e le Istituzioni ringraziano per l’impegno nella tutela dell’industria e nella battaglia per la legalità ad ogni livello della società”, ha affermato il Sen. Roberto Marti, Presidente 7° Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport Senato della Repubblica.

In un contributo video, Stan McCoy, Presidente MPA EME, ha sottolineato come a livello mondiale, “la pirateria continua a rappresentare una minaccia costante per l’industria audiovisiva e degli eventi live, mettendo in pericolo guadagni, investimenti e posti di lavoro. I pirati sfruttano servizi e soluzioni tecnologiche sempre più avanzati e per contrastare questo fenomeno è necessario sviluppare nuovi e più efficaci strumenti. Il lavoro della FAPAV è fondamentale in Italia, non solo nel supportare le politiche di contrasto al fenomeno, ma anche lavorando sulla consapevolezza dell’illecito tra la popolazione e nella società, attraverso azioni mirate a sviluppare una cultura della legalità che nel tempo rimane sempre lo strumento migliore per sconfiggere i pirati”.

Pagnoncelli (Ipsos): “Chi pirata non è pienamente consapevole del danno che sta arrecando all’industria audiovisiva”

Nando Pagnoncelli

Nella rilevazione di quest’anno abbiamo approfondito il tema della percezione del danno da parte dei pirati ed emerge chiaramente che chi pirata non è pienamente consapevole del danno che sta arrecando all’industria audiovisiva e soprattutto ai lavoratori che ne fanno parte. È perciò importante, come auspicato anche da Federico Rossi Bagnoli, continuare nella campagna di sensibilizzazione sul tema. Oltre a ciò, anche quest’anno si conferma l’efficacia del blocco dei siti per scoraggiare la pirateria. È bene quindi proseguire in questa direzione per far sì che sempre più pirati optino per una visione tramite mezzi legali dei contenuti di interesse. La pirateria purtroppo resta un problema ancora presente nel panorama italiano, ma tramite l’educazione e le attività di deterrenza è possibile arginarlo ed è questa la sfida più grande che deve affrontare l’industria audiovisiva nei prossimi anni”, ha detto Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia, a cui è spettato il compito di illustrare i dati nel dettaglio.

L’incidenza complessiva della pirateria di film, serie/fiction, programmi e sport live è al 42% secondo le rilevazioni per l’anno 2022, con un incremento del 9% sul 2021, trainato soprattutto dalla pirateria degli eventi sportivi live, e un dimezzamento invece del dato se confrontato con il 2016.

In particolare, gli eventi sportivi live vedono un aumento del 26% degli atti di pirateria sul 2021 e del 178% rispetto al 2016, dato quest’ultimo che rende bene la progressione dell’illecito negli anni.

Dei 350 milioni di atti di pirateria registrati nel 2022, Il 35% riguardano i film, il 30% le serie/fiction, il 23% i programmi, il 12% gli sport live.

Veniamo ora al tema della consapevolezza del reato, molto citato negli interventi: in Italia l’81% di chi consuma contenuti piratati si rende conto che si tratta di un reato, ma il 55% degli intervistati valuta come difficile la possibilità di essere scoperti e quindi puniti. Il 59% di chi consuma questi contenuti illeciti non è pienamente consapevole del danno che la pirateria fa all’industria audiovisiva e al mondo del lavoro.

Per tutti questi motivi, ha ribadito Pagnoncelli, “abbiamo l’urgenza di approvare definitivamente il nuovo dispositivo di legge per il contrasto della pirateria. Un’ottima proposta che rappresenta un modello a livello internazionale. Una legge quadro partita nella scorsa legislazione e che oggi si estende, oltre gli eventi sportivi live, anche all’editoria e all’audiovisivo. Una norma tra le più avanzate in Europa”.

Il punto di vista delle Istituzioni, delle forze dell’ordine e dei media

Federico Mollicone

Grazie a questo dispositivo legislativo, “doteremo la Nazione di una maggiore protezione del diritto d’autore e dei diritti connessi, nel rispetto, ovviamente, della privacy, dei diritti individuali e della libertà di pensiero e del diritto di cronaca, che sono per noi principali fondamentali della democrazia e dell’esperienza di rete”, ha dichiarato l’On. Federico Mollicone, Presidente VII Commissione Cultura, Scienze e Istruzione Camera dei Deputati.

Oltre alle necessarie azioni di enforcement, tutti guardano con ottimismo all’approvazione della nuova legge antipirateria, che ci auguriamo possa essere licenziata a strettissimo giro. Secondo la Sen. Erika Stefani, Componente 2° Commissione Giustizia Senato della Repubblica e Segretario della Presidenza del Senato: “Si tratta di un’ottima norma, nata da un confronto ampio e che oggi al Senato sta per giungere alla sua fase finale. Abbiamo un impianto efficace, che consentirà un intervento efficace e tempestivo. Ma dobbiamo approvare la norma entro l’estate, prima che inizi il campionato di calcio. La pirateria è un fenomeno grave da un punto di vista culturale ed economico, che minaccia seriamente chi lavora in questo settore”.

In un contributo video, Andrea Duilio, CEO Sky Italia, ha affermato che “uno schermo che si oscura mentre si guarda la propria squadra è un modo efficace per capire che non c’è alternativa alla legalità. Anche per questo l’auspicio è che venga presto approvata la nuova legge, magari entro l’estate. Lo consideriamo un provvedimento urgente”.

Stefano Azzi, CEO DAZN Italia, ha sottolineato nel suo intervento che: “Quello passato è certamente un anno da considerarsi come negativo per il numero di atti di pirateria, che sono in crescita, soprattutto per gli eventi sportivi, che ne hanno contati quasi 41 milioni, in aumento del 26% sul 2021. L’impatto economico è decisamente negativo, fino a 800 mila euro al giorno di fatturato perso dal comparto sportivo italiano. Contiamo quindi molto sulla nuova legge in approvazione. Solo per capire il volume degli illeciti, le IPTV pirata fanno 50 milioni di euro di profitti illeciti. Altro grave problema è che il fenomeno è ormai accettato a livello sociale e questo è davvero un fatto grave, senza contare che chi consuma contenuti pirata corre anche dei rischi informatici seri”.

Da sinistra Stefano Longhini, Barbara Strappato, Gaetano Cutarelli, Stefania Pinna

Poi c’è il lavoro delle forze dell’ordine, che, come spiegato dal Col. t. ST Gaetano Cutarelli, Nucleo Speciale Beni e Servizi Guardia di Finanza, con il loro lavoro continuo riescono ad “oscurare con tempestività le attività illecite online e a raccogliere preziose informazioni sulle organizzazioni criminali per le indagini. Nell’ultimo anno e mezzo sono stati identificati 500 pirati, sequestrati 14,5 milioni di prodotti illeciti e oscurati 1150 siti web. Con le indagini della polizia giudiziaria ed economico finanziaria e con la tempestività nell’oscuramento dei siti pirata, grazie anche al regolamento Agcom, si riesce a mettere continuamente pressione agli utenti che fruiscono dei contenuti illeciti, ottenendo grandi successi”.

La direttiva copyright ha aiutato le imprese nella lotta per la tutela del diritto d’autore. Oggi è più facile negoziare accordi per la protezione dei contenuti audiovisivi con la maggior parte delle piattaforme di rete. Sono tante però quelle contro cui abbiamo fatto causa nel tempo. Basti ricordare il lavoro di Cloudflare, che fornisce anonimato a circa il 90% delle piattaforme pirata, fatto che al momento sfugge all’azione giuridica internazionale”, ha commentato Stefano Longhini, Direttore Gestione Enti Collettivi, Protezione Diritto d’Autore e Contenzioso MEDIASET.

Abbiamo messo in campo attività investigative sempre più complesse, anche a livello transnazionale, con oggetto la ricerca dei server pirata. L’Italia è prima in Europa quanto a normativa e cooperazione tra tutti i soggetti in campo e le forze di polizia, ma anche per aver concepito bene la gravità di queste attività criminali. A differenza di altri Paesi, come ad esempio Bulgaria, Francia e Germania, dove invece i tempi di sequestro dei server sono molto più lunghi, a scapito delle indagini e del contrasto attivo alla criminalità”, ha spiegato Barbara Strappato, Direttore 1° Divisione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

IA e Copyright, un rapporto difficile

Paolo Marzano, Docente di Diritto della Proprietà Intellettuale presso la Facoltà di Giurisprudenza Luiss Guido Carli, ha poi affrontato il complesso rapporto tra intelligenza artificiale e copyright: “I software di IA, come chatgpt, hanno bisogno di essere addestrati e di caricare tutto quello che c’è sulla rete, anche i più diversi contenuti audio e video, ma anche testi e foto. Nessuno sa esattamente come funzioni questo processo e le domande di brevetto depositate negli USA non spiegano come si addestrano i software, tenendo sotto traccia i piani. L’IA produce contenuti culturali al momento non protetti da copyright, che riguarda solo l’uomo, non le macchine. Il progresso culturale deve rimanere nelle nostre mani, non in quelle dei software. L’IA non è il male assoluto, perché in alcuni casi aiutano i creativi e gli autori a generare contenuti. L’audiovisivo sfrutterà molto queste tecnologie per produrre e generare valore, abbassando di molto i costi. Rimane il problema della disoccupazione tecnologica, anche in questo settore. In futuro, quindi, i software di IA potranno essere di grande aiuto anche nel contrasto alla criminalità online. Possono tracciare gli atti di pirateria, individuare l’illecito e favorire l’intervento da parte di autorità competenti e forze dell’ordine”.

Come ha ricordato in un altro video intervento, stavolta di Francesco Rutelli, Presidente ANICA, “abbiamo tutti gli strumenti chiave per vincere questa battaglia, tecnologia compresa, ci sono le nuove norme e poi la possibilità di agire culturalmente sulla consapevolezza del reato, che è centrale in questa battaglia, perché la pirateria fa presa soprattutto sui giovani”.

“Il cinema siete voi”, la nuova campagna FAPAV contro il camcording

Da sinistra Federico Bagnoli Rossi, Simone Gialdini, Valentina Grippo, Stefania Pinna

Quello della pirateria, secondo l’On. Valentina Grippo, Vicepresidente VII Commissione Cultura, Scienze e Istruzione Camera dei Deputati: “È un tema fondamentale per l’industria dell’audiovisivo e deve essere posto al centro dell’attenzione pubblica. Sui processi di produzione culturale noi avremo due grandi fattori di cambiamento nel mondo dell’audiovisivo: da un lato l’IA, che cambierà i processi creativi e di scrittura e confezionamento dei prodotti digitali, di quantità dell’offerta; dall’altro lato le nuove strategie per il contrasto all’illecito, che dovranno bilanciare la lotta alla pirateria con la privay e i diritti individuali, per capire concretamente che tipo di accesso c’è al contenuto. In questo modo si potrà sfruttare il vantaggio dell’IA nel rispetto dei diritti”.

Il Presidente della FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, ha poi lanciato una nuova inziativa di carattere culturale e fortemente centrata sempre sul contrasto alla pirateria: “Oltre alle azioni di enforcement e all’approvazione della nuova legge antipirateria, come Federazione continuiamo a promuovere attività di sensibilizzazione e campagne di educazione a sostegno della legalità. Si inserisce in questo contesto “Il Cinema Siete Voi”, la nuova campagna contro il fenomeno del camcording promossa da FAPAV in collaborazione con ANEC, ANICA e MPA, dedicata al pubblico in sala e che mira a sensibilizzare lo spettatore sul tema dell’illecita registrazione dei film al cinema. L’altra campagna a supporto dell’industria audiovisiva promossa da FAPAV insieme a ANEC, ANICA, APA, MPA e UNIVIDEO, e che sarà lanciata durante la Mostra del Cinema di Venezia, è la seconda edizione di “We Are Stories”, una serie di spot con protagoniste alcune giovani professioniste che raccontano come il loro amore per l’audiovisivo le abbia spinte a realizzare i loro sogni. Occorre lavorare in modo sinergico per favorire da una parte l’ampia offerta legale dei contenuti audiovisivi, dall’altra per arginare il fenomeno della pirateria che come emerge dai dati presentati questa mattina continua a rappresentare un serio freno allo sviluppo industriale ed economico del nostro Paese”.

Simone Gialdini, Direttore generale Anec, ha poi ricordato che per le sale cinematografiche la pirateria è anche più dannosa, se possibile, che negli altri settori dell’industria dell’audiovisivo: “La pandemia ci ha messo a dura prova, con le chiusure e i limiti agli spostamenti, ma il 2023 deve essere l’anno della ripresa del cinema in sala. Per il film la sala è ancora il primo approdo al grande pubblico e come tale è il primo luogo in cui si possono rintracciare gli atti di pirateria. Qui il camcording tenta costantemente di operare, ma le risorse di contrasto ci sono. Bisogna valorizzare il pubblico, che ha un ruolo economico e sociale fondamentale per l’industria cinematografica, rappresentando di fatto un baluardo alla legalità, perché chi va in sala paga il biglietto e sostiene in prima persona l’industria cinematografica”.

Capitanio (AGCOM): “Fondamentale battere la pirateria sul terreno della cultura, della legalità e delle regole”

Massimiliano Capitanio

Per le conclusioni dell’evento, Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, ha sottolineato come la pirateria non è solamente un cappio economico, ma anche culturale al collo del Paese: “Se oggi i giovani sono condizionati dai canali social, con i gravi fatti di cronaca che tutti conosciamo, e accedono senza limiti alle piattaforme illecite, è perché non siamo riusciti a veicolare concetti chiave come legalità, creatività, lavoro e responsabilità. La notizia positiva è che in queste ore abbiamo portato un’informativa in Consiglio per favorire la condivisione delle informazioni e dei risultati delle indagini su una piattaforma che ci consentirà di oscurare i siti pirata entro 30 giorni. È inoltre vero che, una volta che il senato deciderà di dare il via libera alla legge, è previsto un regolamento Agcom dedicato, ma per una volta ci siamo portati avanti e abbiamo approvato in fase preliminare un regolamento di disabilitazione dei siti in 30 minuti soprattutto per geli venti sportivi. Il 23 giugno scadevano i termini per le osservazioni dell’UE, che di fatto non sono arrivate e quindi il regolamento possiamo considerarlo valido. Regolamento che potrà essere approvato entro la metà di luglio circa. Noi siamo pronti e gli strumenti ci sono per agire e per vincere contro la pirateria, semplicemente riaffermando il valore della legalità”.

Il voto di oggi in Senato costituisce una pietra miliare nella lotta alle mafie della pirateria e uno scudo a difesa della creatività italiana. Finalmente – ha dichiarato Mollicone – l’Italia sta per dotarsi di una legge che la pone all’avanguardia nella lotta alla pirateria, un cappio economico e culturale che sta uccidendo la creatività italiana, falcidiando migliaia di posti di lavoro e legittimando il pericoloso principio secondo cui in rete si possano compiere crimini e furti senza pagarne le conseguenze. In questa battaglia Agcom è pronta a rafforzare le proprie azioni che, già in questi anni, ci hanno consentito di oscurare oltre 3000 siti internet pirata“.