Il ricordo

Il ricordo di Paolo Maria Fiore

di Laura Di Raimondo, DG ASSTEL |

Paolo Maria Fiore qualche giorno fa ci ha lasciati. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla difficile arte delle relazioni industriali, lavorando in molte aziende, a partire dalla Olivetti fino alla Telecom, dove ha ricoperto il ruolo di Responsabile delle Relazioni Industriali fino alla pensione.

Nel 2020 ricorreranno venti anni dalla nascita del CCNL Telecomunicazioni di cui Paolo Maria Fiore, con visione lungimirante, è stato un convinto sostenitore, nella consapevolezza che il contratto fosse strumento essenziale per accompagnare il sempre più rapido sviluppo del settore ed incardinare le regole del lavoro in una visione industriale. 

Parte da qui il suo impegno ed il suo contributo per evolvere e allargare l’applicazione all’intera Filiera del CCNL TLC che si era da subito connotato – come scriveva Marco Biagi – per la presenza di elementi di modernizzazione del sistema contrattuale. Grazie a questa visione oggi possiamo guardare al Contratto e al sistema di relazioni industriali che lo sottende come ad uno strumento con il quale affrontare le grandi questioni industriali del settore e i loro riflessi sul lavoro.

Paolo Maria Fiore qualche giorno fa ci ha lasciati. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla difficile arte delle relazioni industriali, lavorando in molte aziende, a partire dalla Olivetti fino alla Telecom, dove ha ricoperto il ruolo di Responsabile delle Relazioni Industriali fino alla pensione. Quando persone come lui ci lasciano, oltre alla tristezza per la perdita e ai ricordi personali che ognuno può avere e che appartengono alla sfera del privato, il modo migliore di ricordarle è quello di riflettere sulle cose che ci hanno insegnato.    

Paolo Maria Fiore ha avuto la rara capacità (oggi sempre meno diffusa) di costruire alleanze per realizzare e cambiare le cose, certamente attraverso un costante dialogo con il sindacato, fatto di grandi accordi, ma altrettanto certamente anche con scontri memorabili. Questo è probabilmente, il suo lascito professionale più importante: la continua ricerca del dialogo con la controparte, perché solo attraverso la chiarezza nel portare avanti le proprie posizioni si può raggiungere l’equilibrio nel quale gli interessi delle parti in causa trovano un punto di incontro per superare la sterile contrapposizione. 

La figura ed il carattere deciso di un uomo come Paolo Maria Fiore ci ricorda che, dalle relazioni sindacali alla politica, il confronto è spesso spigoloso e tagliente, ma attraverso un dialogo continuo, fatto di autorevolezza, competenza e responsabilità, si possono trovare le risposte che ci consentono di alzare lo sguardo dal nostro dito e guardare finalmente lontano, fino alla Luna.