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In Italia ci sono 45.200 colonnine di ricarica elettrica

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In Italia sono in circolazione 200 mila autovetture 100% elettriche che possono fare “rifornimento” in oltr45.200 punti di ricaricama l’efficienza della nuova rete di ricarica italiana sta già affrontando una pericolosa criticità: l’omogeneità della distribuzione sul territorio. L’Italia sta facendo passi in avanti dal punto di vista delle infrastrutture, i punti di ricarica pubblici presenti in Italia sono passati da 27.800 a inizio 2022 a oltre 45 mila nel 2023, il problema è che i progressi sono quasi tutti al Nord.

Colonnine di ricarica, a Reggio Calabria sono solo 123

Nel corso del 2022 lo sviluppo della rete dei punti di ricarica per i veicoli elettrici ha interessato soprattutto le regioni settentrionali, con la Lombardia che ha guadagnato in un anno 1.429 punti di ricarica, il Veneto 1.418, il Piemonte 1.198 e l’Emilia-Romagna 1.068. Le regioni del Nord ospitano il 58% del totale delle infrastrutture di ricarica presenti in Italia. Capofila sono senza dubbio le città metropolitane, 14 aree che da sole rappresentano circa un terzo dei punti di ricarica totali in Italia. In particolare (a fine 2022) la Città metropolitana di Roma è al primo posto nella classifica per città relativa alle colonnine di ricarica elettrica (2.751), davanti a Milano (1.927), Torino (1.641), Venezia (1.372) e Firenze (882). Tra le città metropolitane più indietro ci sono invece Messina (298), Cagliari (250) e Reggio Calabria (123).

Classifica colonnine di ricarica: a Venezia 16 punti di ricarica ogni 10 abitanti

La maggior o minor presenza di punti di ricarica per veicoli elettrici deve essere naturalmente rapportata alla popolazione e alla superficie del territorio di cui si parla. In rapporto agli abitanti, la prima città metropolitana per numero di punti di ricarica è Venezia (circa 16 ogni 10 mila abitanti), seguita da Firenze (quasi 9) e Bologna (circa 8). Da un punto di vista di presenza “fisica” sul territorio, invece, a prevalere è Milano, con 122 punti di ricarica ogni cento chilometri quadrati, davanti a Venezia (55) e Roma (51).

Colonnine, il 58% dei comuni italiani non ha punti di ricarica

Abbiamo visto che le infrastrutture di ricarica sono molto concentrate nelle regioni del Nord, e in particolare nelle città metropolitane. E nei comuni più piccoli? Per la gran parte dei territori, si può parlare di una vera e propria landa desolata sul discorso elettrico. Oltre la metà (il 58%) dei comuni italiani, infatti, non dispone neanche di un punto di ricarica ad accesso pubblico presente sul proprio territorio.

Auto elettriche, nel 2022 in Italia quota di mercato del 3,7%

Guardando alla situazione negli altri grandi mercati europei, l’Italia risulta ancora abbastanza indietro sull’elettrificazione. Sia dal punto di vista infrastrutturale, sia soprattutto da quello delle immatricolazioni di veicoli elettrici. Questioni, naturalmente, legate a doppio filo. La Francia ha una rete di oltre 74 mila punti di ricarica, mentre la Germania ne ha 89 mila. Numeri più alti rispetto allo stato delle infrastrutture italiane. E il divario aumenta ancora di più quando parliamo di auto elettriche immatricolate. Nel 2022 in Francia ne sono state vendute più di 203 mila (oltre il 13% del totale); in Germania oltre 471 mila, il 17,8% del totale. In Italia? Appena 49 mila auto full electric vendute in un anno, con una quota di mercato del 3,7%.

I punti di ricarica sono 21,5 ogni 100 veicoli elettrici

Il dato sul numero di auto elettriche immatricolate in Italia e negli altri principali mercati europei è molto importante. Perché aiuta a contestualizzare la quantità di infrastrutture disponibili mettendola in relazione alla concreta domanda del servizio di ricarica elettrica. Ovviamente una rete di ricarica più estesa sarebbe un incentivo alla diffusione dei veicoli elettrici, ma è anche vero che l’Italia ha, al momento, un numero senza dubbio “sufficiente” di punti di ricarica. In Italia (sempre al dicembre 2022) esistono infatti 21,5 punti di ricarica ogni 100 veicoli totalmente elettrici circolanti.

Una disponibilità ben più alta di quella rilevata in Francia (poco più di 11), Regno Unito (meno di 10) e Germania (circa 7,5). E perfino superiore di quella norvegese (meno di 5). Anche se in questo caso bisogna considerare che la Norvegia è molto più avanti nella transizione elettrica (le auto elettriche rappresentano oltre il 79% del totale delle immatricolazioni annuali) e ha molte infrastrutture di ricarica private.

I dati si riferiscono al: giugno 2023 dato nazionale, dicembre 2022 dati locali ed europei

Fonte: Motus-E

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