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In Giappone la rivoluzione dei robot parte alla reception (video)

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In Giappone cresce il ricorso a macchine umanoidi sul posto di lavoro, un cambio di passo che convince soprattutto gli anziani

La rivoluzione dei robot in Giappone parte dai posti di lavoro, dove sono sempre di più gli androidi che prendono il timone non solo nelle fabbriche e in catena di montaggio ma anche in albergo alla reception o ai grandi magazzini in qualità di commessa, con indosso uno splendido kimono.

E così, i primi esemplari di commessa robotica e receptionist meccanica sono già operative a Tokio. Ad oggi, i robot non sono ancora in grado di fare conversazione con i clienti, ma i produttori nipponici come Toshiba sono certi che a breve anche questa funzione sarà incamerata nei loro androidi umanoidi a contatto con il pubblico.

Accanto alla receptionist Aiko (Toshiba), già l’anno scorso è comparso nei negozi un altro robot umanoide, si chiama Pepper – prodotto da Softbank, in grado di parlare con i clienti per dare consigli fra gli scaffali dei negozi. Pepper è altresì utilizzato anche per assistere gli anziani a domicilio.

Il Giappone ci crede e un grande albergo di Nagasaki, in vista della prossima apertura estiva, ha già messo in cantiere 10 robot nello staff. L’obiettivo a lungo termine è quello di avere il 90% dei dipendenti robotizzato.

Secondo un’indagine di Orix Living, attivo nell’assistenza a domicilio degli anziani, sono proprio gli over 65 i più entusiasti di fronte alla rivoluzione robotica in atto nel paese.