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In Africa 200 mila smart meters, previsti risparmi per 150 milioni di dollari

È stato annunciato un nuovo accordo per l’efficienza energetica in Africa, tra l’egiziana El Sewedy e la britannica Cyan. L’intesa prevede il dispiegamento e l’attivazione di oltre 200 mila smart meters in diversi Paesi Africani.

Il costo dell’operazione dovrebbe ammontare approssimativamente a 3 milioni di dollari, con un ritorno economico di 150 milioni di dollari di risparmi sui costi operativi e di gestione entro i primi dieci anni.

I contatori intelligenti offrono l’opportunità di ridurre consumi e sprechi, garantendo ad aziende, enti pubblici ed utilizzatori finali la massima efficienza e il taglio dei costi (unitamente a quello della CO2).

Al momento non è stato svelato il nome dell’utility che installerà gli smart meters e quali Paesi saranno coinvolti, ma le due aziende hanno fatto sapere che tali apparecchi consentiranno sia la gestione autonoma degli impianti domestici (tramite app su smartphone), sia i pagamenti in rete (mobile finance).

La strategia di Cyan, dopo l’accordo con il gruppo egiziano per l’accesso sul mercato Nord Africano e dell’Africa orientale, punta dritto all’Africa meridionale, grazie all’accordo delle settimane scorse con l’utility Adenco, che si va ad aggiungere a precedenti accordi con la telco Vodacom e XLink per l’M2M.

Anche in questo caso, l’obiettivo dell’azienda di Cambridge sembra quello di posizionarsi nei mercati delle tecnologie emergenti dell’internet delle cose (IoT) e delle smart cities, partendo dall’innovazione delle infrastrutture, dall’automazione e l’efficienza energetica.

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