i numeri

In 12.568 hanno il porto d’armi per difesa personale

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La licenza più diffusa è quella per l’uso venatorio, che autorizza al porto di fucile per uso caccia nei periodi della stagione venatoria: sono 631.304. A seguire ci sono le licenze per esercitare l’uso sportivo, che sono 543.803. Le licenze di porto d’armi in Italia sono complessivamente 1.222.537.

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In Italia circolano 8,6 milioni di armi tra i civili, ma solo 2 sono registrate

Le licenze di porto d’armi in Italia sono complessivamente 1.222.537 e si distinguono a seconda del tipo di utilizzo. La licenza più diffusa è quella per l’uso venatorio, che autorizza al porto di fucile per uso caccia nei periodi della stagione venatoria: sono 631.304. A seguire ci sono le licenze per esercitare l’uso sportivo, che sono 543.803 e autorizzano il titolare al porto delle sole armi per l’esercizio dell’attività di tiro a volo e tiro a segno. Il numero più interessante è senza dubbio quello del porto d’armi per difesa personale. In Italia sono 12.568 le persone autorizzate a portare con sé un’arma carica per motivi di sicurezza. Questo tipo di licenza è molto rara (poco più dell’1% del totale) perché per ottenerla, oltre alla maggiore età, è necessario disporre di una valida motivazione che giustifichi il bisogno di andare in giro armati. Circa 35mila abitanti sono invece in possesso di un porto d’armi come guardia giurata.

Il numero dei porti d’armi è calato del 9,5%

Il numero di licenze per la detenzione e l’utilizzo di armi in Italia negli ultimi anni è in calo. Nel 2017 le licenze attive erano in tutto 1.350.833, il picco registrato negli ultimi dieci anni. Dopo una leggera diminuzione nel 2018, le licenze sono poi crollate nel 2019, quando ne sono risultate attive quasi 80mila in meno rispetto all’anno precedente. E ulteriori cali sono stati registrati nel 2020 e nel 2021. In cinque anni i porti d’armi totali sono diminuiti del 9,5%. I porti d’armi per la difesa personale sono calati del 30,7%, con una flessione molto evidente delle licenze al porto di armi “lunghe” per difesa personale (-46%). Anche le licenze di caccia sono diminuite (-11,4%), mentre quelle per uso sportivo hanno subito un calo più contenuto (-3,5%).

Nell’Unione Europea è armato circa il 5% dei cittadini

Dopo aver analizzato la situazione italiana, vediamo adesso quali sono i paesi europei con le più alte percentuali di cittadini che detengono un’arma. Gli ultimi dati disponibili risalgono all’Eurobarometro del 2013. Sono indicazioni un po’ datate, tuttavia ancora attendibili perché esprimono valori in linea, come vedremo, con il numero di armi presenti nei vari paesi. Cipro risulta il Paese con i cittadini più armati d’Europa: il 18% degli abitanti. A seguire troviamo la Finlandia (13% di abitanti armati), la Slovenia (9%), la Lituania e la Svezia (per entrambe, l’8%). Tra i grandi paesi dell’Ue, quello con i cittadini più armati è la Francia (7%), mentre sono più indietro Germania e Spagna (5% per ciascuna) e Olanda (1%), che risulta il paese con i cittadini meno armati d’Europa.

In Italia sono presenti 8,6 milioni di armi da fuoco

Anche se non se ne può avere la certezza, visto che l’informazione è sconosciuta perfino alle Forze dell’ordine, in Italia si stima ci siano più di 8,6 milioni di armi da fuoco, di cui appena 2 milioni registrate: si pensa quindi siano oltre 6,6 milioni le armi non registrate. Nella graduatoria dei paesi europei con la più alta concentrazione di armi ogni 100 abitanti in testa c’è sempre Cipro, dove risultano essere presenti almeno 34,7 armi detenute da civili ogni 100 abitanti. Nell’isola si stima siano presenti oltre 154 mila armi registrate e oltre 130 mila detenute illegalmente. A seguire ci sono Finlandia (32,4 armi ogni 100 abitanti), Austria (30), Norvegia (28,8), Malta (28,3) e Svezia (23,1). I numeri europei, per quanto siano alti in alcuni paesi, non sono paragonabili a quelli americani: negli Stati Uniti si stima esistano, detenute dalla popolazione, oltre 120 armi ogni 100 persone. E in questi giorni una sentenza della Corte Suprema ha rafforzato il diritto degli americani a portare le armi, mentre in parallelo il Congresso cerca di votare una legge per limitarlo, in conseguenza della strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas.

L’85% delle armi del mondo è posseduto da comuni cittadini

Si ipotizza che nel mondo esista oltre un miliardo di armi. Potrebbe stupire qualcuno il fatto che la maggior parte di queste non appartiene agli eserciti dei vari Stati. Le armi in dotazione ai militari, infatti, sono circa 133 milioni (il 13% del totale), Altra quota irrisoria è quella in uso alle Forze dell’ordine: circa 23 milioni di armi (soltanto il 2%). Il grosso dell’arsenale mondiale, oltre 850 milioni di armi (l’85% del totale) è mano ai comuni cittadini, di cui appena 80 milioni all’interno dei confini dell’Unione Europea.

Secondo un’analisi del Flemish Peace Institute, ogni anno in Europa muoiono circa 6.700 persone a causa di armi da fuoco. Per la maggior parte, circa 5 mila episodi all’anno, si tratta di suicidi (il 75% dei casi). A seguire omicidi, circa mille annuali (il 15%) e altri incidenti mortali (circa 700 casi). I suicidi tramite arma da fuoco rappresentano il 9% di tutti i suicidi commessi annualmente in Europa. A togliersi la vita con un’arma da fuoco sono soprattutto uomini anziani, che solitamente detengono l’arma legalmente.

Dati aggiornati al 2021 per l’Italia; al 2013 e 2017 per l’Europa
Fonte: Polizia di Stato, Eurobarometro e Small Arms Survey