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ilprincipenudo. Il nuovo bando ‘MigrArti’: 1,5 milioni di euro per cinema, teatro, musica e danza

Dopo il successo dell’edizione del 2016, che ha visto coinvolte oltre 5.000 realtà associative ed istituzionali (a fronte di circa 1.000 istanze), il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact) ha deciso quest’anno di raddoppiare i fondi, investendo un milione e mezzo di euro per finanziare la nuova edizione del progetto speciale “MigrArti 2017 – Spettacolo e Cinema.

Sono online sul sito del Mibact i due bandi, denominati rispettivamente “MigrArti Cinema” – con una dotazione di 750mila euro – e “MigrArti Spettacolo” – altra dotazione di 750mila euro –, iniziative che vedono quest’anno anche la  collaborazione del Mibact con l’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale (Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Il progetto “MigrArti”  è nato lo scorso anno (dicembre 2015) con l’obiettivo di coinvolgere le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, con particolare attenzione ai giovani di seconda generazione, che fanno ormai parte integrante – dal punto di vista umano, economico, culturale e lavorativo del tessuto sociale – del nostro Paese.

Il progetto è diretto da Paolo Masini, Consigliere del Ministro Dario Franceschini per le tematiche della multiculturalità e delle periferie. Come lo scorso anno, il bando “Spettacolo” è aperto a progetti di teatro, danza e musica, mentre quello “Cinema” a rassegne, cortometraggi e documentari. Entrambi i bandi hanno l’obiettivo di consolidare il legame con i “nuovi italiani”, riconoscendo e valorizzando le loro culture di provenienza e le culture che stanno costruendo in Italia.

Per lo spettacolo dal vivo, il sostegno ministeriale ad ogni singola iniziativa non può superare i 25.000 euro. Per il cinema, invece, sono previsti tre “tetti” differenziati: 20.000 euro per le rassegne, 25.000 per i cortometraggi di finzione (durata massima 15 minuti) ed i documentari (durata massima 74 minuti), 30.000 euro per i cortometraggi di animazione (durata massima 3 minuti). Se, per ipotesi teorica, si finanziassero tutte le singole iniziative vincenti con una sovvenzione massima ed uguale di 20.000 euro, i progetti sostenuti sarebbero 75 (nella prima edizione, son stati premiati invece 45 progetti, 21 per lo spettacolo dal vivo e 24 per il cinema).

Su queste colonne, abbiamo già avuto occasione più volte di rimarcare il carattere innovativo e meritorio dell’iniziativa (si veda, da ultimo, l’edizione del 5 ottobre 2016 di “Key4biz”: “‘MigrArti’: il Mibact raddoppia i fondi, ma serve anche un sito dedicato”), così come avevamo segnalato, fin dall’anno scorso, l’esigenza di un incremento dei fondi.

Va senza dubbio apprezzato che il nostro suggerimento è stato accolto, se è vero che il budget è passato dagli 800mila euro del 2016 al milione e mezzo del 2017, con un apprezzabile incremento dell’88 per cento. Quella del 2016 è stata una sorta di edizione “sperimentale”, e, superato positivamente il “test”, l’iniziativa sta andando a regime.

Con il progetto MigrArti ha sostenuto il Ministro Dario Franceschini stiamo cercando di colmare un colpevole ritardo, e favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia. Il successo della scorsa edizione è la dimostrazione che c’è tanta voglia di conoscere e riconoscere i nuovi italiani e le loro culture. Ed è una cosa molto positiva perché la conoscenza reciproca aiuta l’integrazione”.

Da quest’anno, è prevista anche una “Menzione Speciale Sceneggiatura Corti G2” che favorirà la circolazione dei progetti realizzati da giovani artisti (tra i 18 e i 28 anni) nei principali festival  nazionali.

Novità anche per il “Bando Spettacolo”, che vede la nascita del Premio “MigrArti Spettacolo”: un vero e proprio festival – di respiro nazionale – che si terrà nell’ottobre dell’anno prossimo a  Pistoia, “Capitale Italiana della Cultura 2017”.

In collaborazione con la Rai, nasce quest’anno anche il “Premio MigrArti Cartoon”, che prevede il finanziamento di un corto di animazione, e consentirà la possibilità agli autori di presentare i progetti al Festival “Cartoons on the Bay 2017”, kermesse internazionale dell’animazione (che si terrà dal 6 all’8 aprile 2017).

Anche l’esigenza di un’opportuna sinergia tra Mibact e Rai sul progetto “MigrArti” era stata oggetto di una nostra suggestione (vedi Key4biz del 20 gennaio 2016, “Arte e migrarti, due bandi del Mibact. Ma servono sinergie con la Rai”), e non possiamo non essere lieti che si sia concretizzata, anche se forse ancora in modo limitato, rispetto alle tante potenzialità.

Confermata inoltre la “Sezione speciale MigrArti” alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (si ricorda che la Giuria della prima edizione è stata presieduta da noto regista “multiculturale” Ferzan Ozpetek).

Non sono state invece ancora prese in considerazione due altre forme di opere della creatività audiovisiva, quali sono i videogame ed i videoclip: se forse i secondi possono in qualche modo tentare di entrare nel bando “Cinema”, i videogiochi rappresentano una forma a sé, che crediamo meriti attenzione, e non resta che augurarsi che vi possa essere una estensione del “perimetro” del bando nell’edizione 2018.

Anche quest’anno i premi di “MigrArti” verranno realizzati seguendo il disegno della studentessa di Merano Viktoria Tribus (che ha vinto il premio per il miglior logotipo del progetto speciale Mibact, cui hanno partecipato 279 candidati) dall’ebanista di Lampedusa Francesco Tuccio, con il legno dei barconi dei profughi sbarcati sull’isola.

I due bandi sono gestiti in modo autonomo dalle due Direzioni Generali competenti del Ministero, rette rispettivamente da Nicola Borrelli (Dg Cinema) e Onofrio Cutaia (Dg Spettacolo dal Vivo).

Va segnalato che le edizioni 2017 del bando richiedono come condizione essenziale (vincolo non previsto l’anno scorso, allorquando era soltanto criterio preferenziale) che i soggetti richiedenti siano od operino in regime di partenariato con associazioni di comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia che prevedano nel proprio statuto anche l’attività culturale, e/o associazioni di seconda generazione, e/o organismi iscritti nel registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni (registro curato dall’Unar). È apprezzabile la decisione ministeriale di “scremare” al meglio, onde evitare iniziative velleitarie o… strumentalizzanti.

Le domande dovranno essere inoltrate entro le ore 12 di giovedì 12 gennaio 2017.

In occasione della presentazione, il 4 ottobre scorso, dei risultati della prima edizione di “MigrArti”, il Ministro aveva anche rimarcato l’intenzione di stabilizzare l’iniziativa, affinché essa potesse divenire permanente, al di là del Governo in carica “pro tempore”: ottima idea, perché spesso in Italia iniziative di gran qualità vengono rimosse semplicemente perché chi diviene nuovo ministro tende a cestinare meccanicamente tutto quel che ha fatto il proprio predecessore. “Siccome i governi passano e i ministri cambiano, sto ragionando per stabilizzare questa iniziativa come una scelta permanente”, ha dichiarato il Ministro.

La riconferma di Dario Franceschini alla guida del dicastero della cultura nel Governo Gentiloni è in questo senso rassicurante, ma crediamo che un’iniziativa come “MigrArti” abbia tutti i titoli per passare dallo status, pur privilegiato, di “progetto speciale” (suscettibile quindi, nella sua “specialità”, delle umoralità del Ministro di turno) a “legge dello Stato” (e quindi, almeno sulla carta, non influenzata dall’esecutivo in carica).

Riteniamo che si potrebbe ragionare su un emendamento “ad hoc” nella gestazione della nuova legge sullo spettacolo dal vivo. Come è noto, si sta infatti lavorando al testo di un “Codice dello Spettacolo”, nell’ambito dell’esame dei disegni di legge nn. 2287-bis e connessi di delega al Governo per il Codice appunto. Gli ottimisti prevedono un’approvazione entro la primavera del 2017, la “regista” dell’iniziativa resta la appassionata senatrice piddina Rosa Maria Di Giorgi.

In argomento, si ricordi anche che il 30 novembre 2016, il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi presentati dal Teatro Elfo-Puccini di Milano e dal Teatro Due di Parma contro il “decreto Nastasi”, cosiddetto “degli algoritmi”: il massimo organo giudiziario dello Stato in fatto di amministrazione pubblica ha rigettato le motivazioni del ricorso, che erano state accolte dal Tar del Lazio  (si vedaKey4biz del 30 giugno 2016, “Terremoto Fus: il Tar blocca i finanziamenti allo spettacolo”).

I ricorsi presentati mettevano in discussione le fondamenta del decreto del 1° luglio 2014 che aveva modificato la regolamentazione nella gestione della parte dello “spettacolo dal vivo” del controverso FusFondo Unico dello Spettacolo, e che ha determinato uno sconvolgimento dei criteri tradizionali di assegnazione delle risorse pubbliche allo spettacolo. All’interno quindi di un nuovo ragionamento organico e strategico sull’intervento dello Stato nel settore culturale, ed in particolare dello spettacolo (anche oltre lo specifico del “Codice dello Spettacolo” in gestazione), riteniamo che iniziative come “MigrArti” debbano beneficiare di un trattamento privilegiato, perché incarnano una importante fusione dell’interesse pubblico verso il “culturale” ed il “sociale”.

Riteniamo altresì che la dimensione socio-culturale della creatività dei migranti ovvero degli stranieri debba essere oggetto di analisi e studi, allorquando la letteratura scientifica in materia è in Italia purtroppo ancora assolutamente deficitaria: in questa prospettiva, chi redige queste noterelle sta lavorando ad un “Osservatorio sulle Culture Migranti”, progetto IsICult – Istituto italiano per l’Industria Culturale in partnership con la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei). L’Osservatorio si pone come evoluzione del progetto IsICult-Migrantes, “L’Immaginario Migrante. Culture e media delle comunità immigrate in Italia”. Anche la tematica della fruizione dei media da parte dei circa 5 milioni di stranieri che vivono e lavorano in Italia non è stata finora oggetto di adeguata attenzione da parte dell’accademia e dei “policy maker”.

Esiste un collegamento naturale tra il progetto “MigrArti” ed il progetto “Osservatorio Culture Migranti”: l’Osservatorio Culture Migranti non può infatti non fare riferimento al grande “database” che deriva dal progetto speciale “MigrArti”, dato che l’iniziativa Mibact ha stimolato un flusso propositivo-progettuale che ha consentito, per la prima volta nel nostro Paese, di acquisire coscienza della gran quantità di iniziative in essere sul territorio. Si ricorda che al bando “MigrArti” 2016 hanno partecipato oltre 900 associazioni ed altri soggetti, di cui 443 nell’ambito del teatro e spettacolo dal vivo e 503 nell’ambito cinematografico. Dato che ogni proposta era frutto di una convergenza di enti e di collaborazioni, i soggetti coinvolti nelle progettualità (associazioni culturali, cooperative sociali e culturali, associazioni di immigrati, istituzioni locali, enti laici e confessionali…) son stati nel complesso quasi 5.000, su tutto il territorio nazionale: una quantità oggettivamente impressionante.

Rinnoviamo infine l’invito al Ministero affinché un progetto strategico ed ambizioso come “MigrArti” si attrezzi quanto prima con adeguati strumenti di comunicazione e promozione, a partire da un sito web: è effettivamente incredibile che, a distanza di un anno dall’avvio dell’iniziativa, il progetto non abbia una propria presenza attiva sul web.

L’iniziativa “MigrArti” ha necessità della miglior promozione ed accurata veicolazione, affinché divenga volano di una grande disseminazione culturale e di una profonda partecipazione popolare.

Clicca qui, per scaricare i due bandi “MigrArti – Cinema e Spettacolo” 2017 (scadenza 12 gennaio 2017)

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