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Iliad, Xavier Niel: ‘In Francia commessi errori per arroganza. In Italia c’è da fare tutto’

Un vero e proprio mea culpa di Xavier Niel in occasione dell’incontro con la comunità finanziaria a seguito della presentazione dei conti 2018 del Gruppo organizzata da Iliad.

Il fondatore della low cost francese ha riconosciuto di aver commesso degli “errori” dopo un 2018 nero per la casa madre Free Mobile, l’operatore controllato da Iliad, riguardo la fuoriuscita di abbonati nel mercato francese e sulla sofferenza dell’azione Iliad.

Non ci siamo accorti che le cose non stavano andando nel verso giusto – ha detto il fondatore di Iliad -. “Abbiamo abbassato la guardia, ci siamo adagiati sugli allori e inevitabilmente abbiamo perso delle opportunità. Come
primo azionista sicuramente sono il primo responsabile , ma anche il primo ad essere punito”.

I nuovi piani

Fino ad ora, Free Mobile era considerato il “disgregatore” del mercato delle telecomunicazioni, ma da qualche tempo sembra rallentare la sua potenza a seguito delle grosse perdite di abbonati nel 2018.

Il gruppo ha presentato martedì un nuovo piano quinquennale di recupero, prevedendo un ritorno alla crescita in Francia nel 2019, nonostante ulteriori perdite di abbonati nel primo trimestre. Di recente è stata nominata una nuova gestione e l’organizzazione interna è stata completamente ridisegnata, così come le offerte commerciali.

In Italia

In Italia, dove ha iniziato come operatore di telefonia mobile quasi un anno fa, Iliad non esclude di arrivare sulla telefonia fissa entro il 2024. Ma, ancora una volta, è necessaria cautela, anche se l’assenza di offerte convergenti nel Bel Paese rende il mercato più aperto che in Francia.

“C’è da fare tutto nella penisola”, ha dichiarato Niel.

Per finanziare questi sviluppi, Iliad ha annunciato l’accordo strategico siglato con Cellnex, uno dei principali operatori europei nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni.

Il mercato azionario ha molto apprezzato questa partnership: martedì la quota di Iliad ha chiuso il 4,75%, dopo un picco di oltre il 6%. Negli ultimi dodici mesi aveva perso il 40% del suo valore.

L’accordo per potenziare la Rete

L’accordo consiste nella vendita del 100% dell’attività di infrastrutture di telecomunicazioni e comprenderà circa 2200 siti. L’importo ricevuto per l’operazione ammonterebbe a 600 milioni di euro.

La cessione delle infrastrutture mobili passive di telecomunicazioni – secondo l’operatore – permetterà alla società di fornire una qualità migliore di quella attuale ai suoi utenti accelerando ulteriormente lo sviluppo della sua rete 4G e 5G.

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