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Iliad, slitta in primavera lo sbarco in Italia?

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Il debutto del quarto operatore low cost nel nostro paese potrebbe ritardare fino al prossimo aprile e anche oltre.

Lo sbarco in Italia di Iliad, casa madre dell’operatore francese Free, potrebbe subire ritardi e concretizzarsi soltanto in aprile o in primavera inoltrata. In precedenza, l’arrivo nel nostro paese del quarto operatore low cost, che potrà contare sulle frequenze mobili e su alcuni asset acquistati in seguito alla fusione Wind-Tre, era previsto per il secondo trimestre di quest’anno.

Ma i tempi si allungano, non c’è una tabella di marcia anche se ufficialmente i piani non cambiano, e secondo Bloomberg si potrebbe arrivare addirittura alla seconda metà del 2018.

Se così fosse, la presenza di Iliad alla prossima asta per le frequenze 5G, peraltro mai confermata, sarebbe da escludere a priori.


“Il gruppo sembra volersi concedere il tempo di mettere tutti i tasselli al posto giusto. Inoltre, potrebbe essere opportuno non essere precipitosi, per trovare il timing giusto e garantirsi un successo commerciale su un mercato che sul fronte dei prezzi ha già cambiato pelle”,
dicono gli analisti di Aurel BGC.

C’è grande attesa nel nostro paese per l’arrivo del quarto operatore, secondo gli analisti Iliad potrebbe replicare in Italia il tipo di offerta low costo che di fatto ha trasformato l’arena del mobile in Francia da quando Free è comparsa sul mercato nel 2012.

Il management di Free è consapevole che replicare da noi il successo ottenuto in patria sarà molto difficile, perché il mercato di casa nostra è più complesso e ha già vissuto anni di guerra dei prezzi. Detto questo, il nostro mercato è interessante per Iliad, perché “le offerte quad play (broadband, tv, telefonia e wireless) non sono tante”, ha detto qualche settimana fa il direttore generale Maxime Lombardini, e c’è una certa tendenza dei tre player dominanti (Tim, Vodafone e Wind-Tre) a far crescere i prezzi.

Inoltre, l’Italia è dominata dalle prepagate e di conseguenza la fedeltà dei consumatori è più debole che in altri mercati. Iliad spera di inserirsi in questa breccia, ma non intende svelare la sua offerta prima del dovuto.

Nel frattempo, Iliad ha annunciato questa mattina l’acquisizione congiunta insieme a NJJ, la holding personale di Xavier Niel, del 31,6% dell’operatore storico irlandese Eir per un valore complessivo di 620 milioni di euro, con un’opzione per la presa di controllo a termine.