La recensione

Il quinto dominio

di Federico Zamboni |

Di Antonio Valenzi

Imprimatur editore

Data di pubblicazione: maggio 2018

ISBN: 9788868306939

Pagine: 395

Prezzo: € 18,00 eBook: € 6,99 

L’econometrista Flavio Altedo viene richiamato come agente fuori quadro dal Dipartimento di Intelligence Economica dei Servizi di Informazione. Obiettivo: scoprire cosa nasconde la scelta di Lorenzo Borghi, presidente della Italcom, di riportare in Italia il domicilio fiscale della controllata Trans Ocean Cable, società proprietaria di cavi sottomarini per le telecomunicazioni.

Evocando da lontano il caso Telecom Sparkle/Fastweb, “Il quinto dominio” racconta una complessa operazione di intelligence che comincia in Italia ma che poi si dipana su scala mondiale. Una spy story in piena regola che è disseminata di enigmi e che avvince il lettore assetato di suspence. Ma allo stesso tempo è una ricognizione accurata e documentatissima su un aspetto di Internet che per lo più viene ignorato: l’enorme rilevanza delle reti telefoniche su cui viaggiano i dati. Non è solo questione di profitto, è questione di Potere. Un Potere immenso e sfuggente che chiama in causa i governi: perché nonostante siano virtuali, le frontiere rimangono frontiere. E presidiarle efficacemente diventa un cardine della sicurezza nazionale.

“Il quinto dominio” va molto al di là del suo intreccio narrativo procedendo dall’inizio alla fine a ritmo sostenuto e con numerosi colpi di scena. Quello che normalmente sarebbe solo uno sfondo suggestivo diventa invece il vero protagonista dell’intera storia: e questo protagonista è Internet.

La vulgata ci dice che la Rete è di tutti. E quindi di nessuno. Internet è lo specchio informatico di un mondo globalizzato in cui gli interessi dei singoli Stati sembrano vaporizzarsi nella concorrenza planetaria. Un immane brulicare di operatori professionali e di semplici utenti che ci appare troppo vasto, troppo intricato, troppo dinamico, perché possa essere controllato da un qualsiasi soggetto, sia pubblico sia privato. La vulgata è questa, ma è assai lontana dalla realtà. È come confondere il traffico dei veicoli con la proprietà delle strade sulle quali essi circolano.

In un intreccio tra jet set e cronaca nera, tra un capitalismo italiano che ha perso le figure carismatiche di un tempo e una classe politica che reclama nuovamente la ribalta del Potere, Altedo seguirà le tracce della memoria personale e di un Paese – l’Italia – danzando sul crepuscolo di un’epoca mentre l’alba di una nuova deve ancora sorgere.

Antonio Valenzi, nato nel ’71, insegnante, è stato giornalista occupandosi di politica, economia del cinema e dei media. Attualmente cura un blog sull’Huffington Post. Ha vinto due premi giornalistici (il Domenico Meccoli e Giuliana Gallo). Con Golden Standard, ambientato nel traffico internazionale di oro, è stato vincitore assoluto del premio Casa Sanremo Writers 2016. È istruttore federale di scacchi. Il quinto dominio è il suo terzo romanzo.

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