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Il New York Times cerca esperti in Blockchain

Commentare la Brexit sta diventando come una domenica all’Ikea ma senza la possibilità di scamparla: il rinvio è cosa fatta e la UE lo concederà almeno fino a giugno; la May ne esce estremamente provata ma politicamente non ancora del tutto sconfitta.

Nel frattempo, i mercati continuano la marcia verso i massimi, nonostante i dati macro deboli, spinti dall’ottimismo sull’accordo USA-Cina e da un FED pronta a sostenere il ciclo economico. Tuttavia attenzione: la Fed ha gestito molte fasi di recessione ma, negli ultimi venti anni, non ha evitato due correzioni del 50% dei suoi indici azionari. Conclusione: scommettere sulla Fed in un fase in cui i dati macro sono sempre più deboli it’s a risky business.

Sarei curioso di sapere perché il New York Times (125 Pulitzer, oltre 2 milioni di copie vedute) stia cercando un esperto di Blockchain. La ricerca pubblicata on line è stata poi ritirata poche ore dopo ma qualcuno è riuscito a salvarla, diceva: “forward-looking leader who will help envision and design a blockchain-based proof of concept for news publishers”.

Teniamo d’occhio l’irlandese TradeIX, società fintech con sede a Dublino, che sta assumendo 70 persone nel settore ingegneria, vendite, servizio clienti e sviluppo del prodotto; ha raccolto 16 milioni di dollari anche da ING Ventures e BNP Paribas. Dicono di lavorare alla prima piattaforma di finanza commerciale distribuita al mondo basata sulla tecnologia blockchain.

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