Fastweb cambia prospettiva al lavoro dei dipendenti e si posiziona come un’azienda modello in Italia, perché concede la massima flessibilità a tutti i circa 3.000 dipendenti nello scegliere, indifferentemente, di lavorare in ufficio o in smart working. Questa scelta è frutto del nuovo e importante accordo siglato da Fastweb con le Organizzazioni Sindacali Nazionali del settore delle Telecomunicazioni, unitamente alle strutture territoriali e alle RSU.
L’ad Calcagno: “L’equilibrio tra vita privata e lavorativa aumenta senso appartenenza all’azienda”
“Uno stile di management alla cui base non ci sia il controllo ma la fiducia. Un modello che, in questa fase ancora permeata da tante incertezze, consenta a tutti i quasi 3000 dipendenti di Fastweb di gestire nel modo più funzionale il ritorno in ufficio ma che al contempo sappia guardare anche oltre all’emergenza, distribuendo in modo ancora più orizzontale e diffuso la responsabilità e quindi il merito dei risultati”, ha commentato Alberto Calcagno, Amministratore Delegato di Fastweb.
“Si tratta”, ha aggiunto l’ad, “del rovesciamento di vecchi schemi lavorativi che sostituisce la responsabilità dei tanti al controllo dei pochi e riconsegna alla libertà dell’individuo la scelta di dove e come lavorare, per raggiungere i propri obiettivi in modo sempre più efficace e ottimizzare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa”.
“Credo”, ha affermato Alberto Calcagno, “fermamente che questa attenzione alla dimensione umana contribuirà a innalzare il già forte senso di appartenenza dei nostri colleghi e che, peraltro, è ciò che in questi mesi ci ha consentito di continuare a lavorare al meglio”.
Il progetto Working Smart(er)
“Working smart(er)” nasce dall’esperienza pluriennale di Fastweb nell’applicare modalità di smartworking, integrata con il vissuto degli ultimi sette mesi consecutivi di lavoro da remoto di tutti i dipendenti. Mesi durante i quali la società non ha registrato impatti negativi sull’operatività garantendo la piena conciliazione tra sicurezza delle proprie persone e performance di servizio per i propri stakeholder: i clienti, le istituzioni, gli azionisti.
Proprio in concomitanza con la riapertura delle sue sedi, a partire dall’headquarter milanese di Piazza Olivetti, Fastweb decide di ampliare il tradizionale concetto di smartworking che consentiva già ai dipendenti di lavorare in modalità agile per 6-8 giorni al mese.
L’accordo, che partirà con fase sperimentale dal 16 ottobre 2020 al 30 giugno 2021 prevede per il 100% della popolazione aziendale, incluso quindi il personale addetto al customer care, completa flessibilità e autonomia, ovvero la possibilità di ricorrere allo strumento dello smartworking per tutti i giorni lavorativi, scegliendo ogni giorno se recarsi in ufficio o lavorare da remoto, in accordo con il proprio responsabile. Una gestione basata sulle performance e focalizzata sui risultati e non sulla presenza in sede.
Introdotto il diritto alla disconnessione
Un approccio che, inoltre, non trascura la necessità di garantire la netta separazione tra vita privata e lavorativa e che, dunque, introduce e regola nell’accordo il “diritto alla disconnessione”, come richiesto anche dal Garante privacy, “non definito sulla base di orari ma sulla base della responsabilità individuale”, fa sapere l’azienda. Un’ulteriore e concreta prova di quanto lo stile di management scelto da Fastweb si concretizzi in una rivoluzione culturale basata sulla centralità della persona.
“Su quanto la pandemia abbia accelerato alcune trasformazioni nel modo di vivere e lavorare abbiamo sentito e letto molto” ha concluso l’amministratore delegato Alberto Calcagno, “ma dal primo giorno l’obiettivo di Fastweb è stato quello di non lasciare dietro alle parole e ai pensieri il vuoto, bensì di riempirle di concretezza e azioni. Working Smart(er) è un segnale tangibile verso questo cambiamento della cultura organizzativa in azienda”.
Per comprendere lo stile di Fastweb sulla modalità di lavorare, tradizionale o smart, basta leggere il seguente testo: prima dall’alto in basso e poi viceversa.