Pollicina

Il golpe del pollice. ‘Caso turco? Integrazione mobile-TV’. Intervento di Giorgio De Michelis (Università Bicocca)

di Giorgio De Michelis, Ordinario di Informatica all’Università Bicocca di Milano |

Al di là di internet, le trasformazioni dell’infosfera rendono un golpe una cosa sempre più improbabile.

BreakingDigital, rubrica a cura di Michele Mezza (docente di Culture Digitali all’Università Federico II Napoli) –mediasenzamediatori.org. Ultimo libro pubblicato Giornalismi nella rete, per non essere sudditi di Facebook e Google,Donzelli editore. Analista dei processi digitali e in particolare delle contaminazioni social del mondo delle news. Clicca qui per leggere tutti i contributi.

La pubblicazione del pezzo di Michele Mezza ‘BreakingDigital. Il golpe del Bosforo sventato da Pollicina’ apre il dibattito sul ruolo di cellulari e soluzioni mobile a partire dall’appello di Erdogan via Skype. Ecco l’intervento di Giorgio De Michelis, Ordinario di Informatica all’Università Bicocca di Milano.  Il dibattito avviato da PollicinAcademy, il centro di ricerca sugli alfabeti del mobile presieduto da Michel Serres e diretto da Michele Mezza, per ragionare sui comportamenti e i meccanismi della transizione dei linguaggi digitali in modalità mobile.

Una sola riflessione: il caso turco rappresenta un interessante esperimento di integrazione mobile-TV (Erdogan parla sul cellulare, la CNN turca trasmette a tutto il mondo).

Io penso che gli aspetti interessanti siano più d’uno. Anche al di là di internet, le trasformazioni dell’infosfera rendono un golpe una cosa sempre più improbabile.

I poveri golpisti turchi hanno, come da dottrina, occupato la TV di Stato, ma ci sono anche la CNN turca (dove sembra si siano picchiati sulla posizione da prendere, ma poi sembra che abbiano deciso di informare), Al Jazeera, ecc.

L’esercito è fatto ormai di persone che sono informate, per cui la fedeltà ai golpisti non è garantita. Come ha osservato qualcuno, oggi un golpe richiede tempi così brevi, da essere irrealizzabile. L’unica cosa che possiamo aggiungere è che non si fa un golpe senza, in primis, arrestare Erdogan.