l'analisi

Il futuro sostenibile del settore edile grazie al proptech

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I criteri ESG, che indirizzano le imprese verso una forte attenzione alle tre categorie: Environmental, Social e Governance, rappresentano una bussola che orienterà le scelte di sviluppo mondiale e comporterà, nel breve, l’impegno di ogni  azienda verso uno sviluppo sostenibile.

La pandemia e la conseguente crisi globale hanno delineato un nuovo scenario a cui le imprese hanno dovuto adeguarsi per restare attrattive nel mercato. Da una parte la digitalizzazione ha imposto loro l’adozione repentina di nuove tecnologie e di risorse competenti in materia, accelerando di fatto processi già in atto. Dall’altra, il Covid-19 ha determinato una nuova percezione dei rischi per l’ambiente e la salute dei dipendenti e – più in generale – della società.

Questo cambio di marcia, unito alla sempre maggiore attenzione al tema della sostenibilità ambientale e sociale, si concretizza in una crescente tendenza verso modelli di consumo più consapevoli e responsabili e una crescente volontà da parte della popolazione di cambiare le proprie abitudini d’acquisto e il proprio stile di vita per un impatto meno invasivo sul pianeta.

In Italia, per esempio, da una ricerca realizzata da Mastercard, emerge che durante l’ultimo anno come conseguenza della diffusione del Covid-19 sono cambiati i comportamenti degli italiani: il 72% ritiene che sia fondamentale l’impegno delle imprese a favore della sostenibilità, con la percentuale che sale all’82% quando è coinvolta la Generazione Z, che si fa promotrice di questa grande transizione.

Questi nuovi modelli non potevano non avere ripercussioni anche sul comparto edile e del mondo costruito, responsabile fino ad oggi di oltre il 40 percento delle emissioni globali.

I criteri ESG, che indirizzano le imprese verso una forte attenzione alle tre categorie: Environmental, Social e Governance, rappresentano una bussola che orienterà le scelte di sviluppo mondiale e comporterà, nel breve, l’impegno di ogni  azienda verso uno sviluppo sostenibile.

Il proptech in aiuto dei fattori ESG

Gli ESG sono ormai fattori determinanti e imprescindibili per lo sviluppo e la competitività di ogni impresa. Se in passato gli investimenti, anche immobiliari, erano valutati solo dal punto di vista economico, oggi è fondamentale poter dare un riscontro anche in ambito sociale e ambientale. Non è un caso, infatti, che nell’ultimo periodo è cresciuta non solo la domanda di immobili sostenibili ma anche la richiesta di ambienti lavorativi più sicuri, resilienti e attenti al benessere dei dipendenti. In quest’ottica, risulta sempre più rilevante dare seguito alla logica degli ESG.

Per ovviare a queste esigenze è necessario mettere in campo strategie e strumenti ad hoc. In questo senso, la tecnologia rappresenta il mezzo che guiderà il cambiamento e aiuterà a ridurre l’impatto ambientale. Nel settore del Real Estate, il proptech rappresenta il mezzo più efficace e adatto per rendere il comparto più competitivo, anche dal punto di vista dei fattori ESG.

Il proptech è in grado di stimolare una profonda trasformazione degli spazi urbani, sociali e ambientali. Inoltre, grazie ad un attento monitoraggio e raccolta di dati, le realtà che adottano questo asset innovativo sono capaci di tenere sotto controllo l’impatto ambientale degli edifici e ridurre la dispersione energetica. In generale, dunque, l’innovazione fa da volano alle numerose transizioni a cui stiamo assistendo in questo periodo storico ed è necessario stimolare gli investimenti in questa direzione.

Questo può essere possibile grazie ad un rapporto osmotico e costruttivo tra mondo della ricerca e quello delle imprese. Noi, come ANCE, dobbiamo mantenere vivo l’impegno di coordinare e guidare l’evoluzione del nostro settore, puntando a innovazione, sostenibilità ed economia circolare. Al contempo, deve esserci un dialogo aperto e costante con le istituzioni affinché possano promulgare forme di incentivazione a favore dei cittadini.