Guerra ibrida

Il Fronte virtuale: cyber attacchi di massa in Ucraina, Kiev chiede aiuto

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Le guerre ormai sono tutte ibride e ai carri armati sul terreno e i missili si affiancano malware altamente distruttivi, cyber trappole e attacchi informatici di ogni tipo. l’Ucraina ha chiesto aiuto e l’Europa ha dispiegato per la prima volta il suo cyber team di risposta rapida. Washington punta il dito sui servizi russi.

Cyber attacco di massa sull’Ucraina

In concomitanza con l’avvio delle operazioni di guerra in Ucraina, da Kiev sono arrivate le prime notizie di cyber attacchi su larga scala che coinvolgevano praticamente tutto il territorio nazionale.

Gli obiettivi sarebbero stati siti web di giornali e televisioni, siti web del Governo, dei ministeri, delle banche, di aziende esterne e piattaforme di servizi.

In particolare, fonti governative ucraine hanno denunciato un attacco informatico estremamente dannoso, che ha iniziato a cancellare i dati presenti su hardware e software, una specie di cyber attacco di massa.

In azione il malware “Wiper”

È probabile che si tratti del malware “Wiper”, impiegato generalmente per distruggere basi dati di ogni genere e mettere fuori uso i dispositivi.

Siamo a conoscenza di diverse organizzazioni commerciali e governative in Ucraina che al momento sono sotto attacco di un malware altamente distruttivo“, ha detto alla CNN Charles Carmakal, vicepresidente senior e chief technology officer di Mandiant.

Intervistato dalla CNN, il direttore tecnico dell’unità di sicurezza informatica di Broadcom, Vikram Thakur, ha spiegato che si sono registrati rimbalzi dell’attacco informatico anche in Lettonia e Lituania, perché il malware potrebbe aver colpito aziende esterne che lavorano per Kiev.

Da verificare ulteriori coinvolgimenti di Paesi limitrofi in questo senso.

La guerra ibrida a l’intervento dell’UE

Ovviamente l’Unione europea sta monitorando la situazione, che come spesso accade in guerra è in continua evoluzione.

Una guerra sempre più ibrida, cioè sia sul campo, con uomini e mezzi armati, sia sul fronte di internet, un campo di battaglia virtuale, dove se non è in gioco direttamente la vita delle persone, si possono comunque causa danni severi all’avversario.

Per la prima volta l’Unione europea ha attivato 48 ore fa il suo team di risposta rapida informatica (Cyber Rapid Response Teams), con l’obiettivo proprio di contrastare i cyber attacchi russi.

In questo momento Bruxelles sembra aver accettato la sfida informatica russa e secondo gli esperti è in grado di schierare risorse notevoli in tal senso, perché l’Europa è dotata di notevoli capacità nel cyberspazio, sia per azioni di difesa e attacco, sia di controspionaggio.

Se Mosca riuscirà a prendere il controllo dello spazio informativo ed informatico ucraino potrebbe anche arrivare a piegare la resistenza di Kiev, mettendone in discussione infine anche la sovranità territoriale.

Washington punta il dito control i russi del GRU

Già ieri sera i siti web del Parlamento, dei servizi di sicurezza e del Consiglio dei ministri erano praticamente fuori uso. Secondo la BBC si tratterebbe di una continuazione di quanto iniziato nei giorni scorsi, quando l’intero network di siti web della Difesa ucraina è andato in tilt.

Per quell’attacco DDoS (Distributed Denial of Service), cioè insieme di grandi attacchi distribuiti che hanno come obiettivo l’interruzione di un servizio, la Casa Bianca aveva incolpato direttamente l’intelligence militare russa, la Glavnoe razvedyvatel’noe upravlenie o più semplicemente GRU.

Crollano le criptovalute

Quanto sta accadendo ha avuto anche contraccolpi nel mercato globale delle criptovalute, con diffusi ribassi, che hanno colpito anche bitcoin ed ethereum.

Il bitcoin è sceso dell’8% a 34.500 dollari, in leggero rimbalzo dopo il minimo di 34.333 dollari (perso il 50% del valore accumulato fino a novembre 2021, quando toccava i 68.641 dollari). Sorte peggiore per ethereum, che ha perso il 12% a 2.105 dollari.