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Il Dl Semplificazioni è legge. Brunetta: “PA diventa forza propulsiva della ripresa”

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Semplificazioni, la PA cerca di tornare protagonista

Arriva il sì definitivo del Senato al decreto legge Semplificazioni, altro pilastro del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), con 213 sì e 33 contrari. Un documento che doveva essere convertito in legge entro la fine del mese e che è arrivato a Palazzo Madama praticamente blindato (il Premier Draghi aveva chiesto la fiducia sul provvedimento).

In una nota stampa diffusa via social, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha dichiarato: “Con il via libera definitivo del Senato al decreto semplificazioni, l’Italia entra in una nuova fase che vede la Pubblica amministrazione forza propulsiva della ripresa. Da oggi comincia davvero quella rivoluzione gentile che permetterà alla Pa di sostenere le transizioni digitale ed ecologica, al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e di spendere presto e bene i 235 miliardi che il Paese avrà a disposizione, tra fondi europei e nazionali”.

Sarà più facile accedere al Superbonus 110% grazie alla presentazione al Comune della sola Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata – ha spiegato Brunetta – senza bisogno di ulteriori certificazioni di regolarità. Domani approderà all’esame della Conferenza Unificata il modulo standard per ottenere l’agevolazione: un’altra straordinaria semplificazione. Il provvedimento, inoltre, accelera le procedure di appalto e impedisce che eventuali ricorsi al Tar blocchino la realizzazione delle opere previste dal Pnrr. È la garanzia che l’Italia procederà in velocità senza pregiudicare le legittime tutele per le imprese”.

Dimezziamo i tempi delle valutazioni ambientali, acceleriamo le autorizzazioni per la banda ultra larga per portare la fibra nelle case di tutte le famiglie, rafforziamo silenzio assenso e poteri sostitutivi. Basta attese e inutili duplicazioni. La Pa sarà fast track, e starà finalmente dalla parte dei cittadini e delle imprese. Abbiamo un’occasione storica, irripetibile: le amministrazioni pubbliche saranno le alleate del cambiamento per il rilancio del Paese”, ha aggiunto il ministro.

40% dei fondi del PNRR assicurati al Mezzogiorno

Il sì definitivo al decreto governance e semplificazioni segna un risultato senza precedenti per il Mezzogiorno d’Italia: è stato incardinata per legge la destinazione del 40 per cento dei fondi del Pnrr al Sud, anche nella parte degli interventi messa a bando. Il dipartimento per la Coesione Territoriale verificherà il rispetto di tale principio e, in caso di scostamento, la Cabina di Regia si attiverà per affiancare le amministrazioni in difficoltà o per esercitare i poteri sostitutivi”, ha affermato Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, secondo quanto riportato da Radiocor del Sole 24 Ore.

La semplificazione dei contratti istituzionali di sviluppo (Cis), principali strumenti di intervento per la realizzazione di infrastrutture e progetti interregionali, è un altro punto significativo del provvedimento – ha proseguito il ministro Carfagna – riattiverà un meccanismo usurato dall’eccesso di burocrazia e complessità. Infine, abbiamo portato nel decreto lo stanziamento di 80 milioni di euro divisi tra il 2021 e il 22 per il dissesto idrogeologico e idraulico in Calabria”.

Il decreto votato al Senato introduce così disposizioni per l’accelerazione e lo snellimento delle procedure e il rafforzamento della capacità amministrativa in diversi ambiti, è spiegato dal Sole 24 ore: “dalla procedura per l’installazione delle fonti rinnovabili alle opere di impatto rilevante, dai contratti pubblici alle infrastrutture dei trasporti e digitali”.

Fra le modifiche introdotte in Parlamento, troviamo infine il pacchetto di misure che snelliscono l’utilizzo del superbonus al 110% e un maggiore coinvolgimento del Parlamento nell’attuazione del Pnrr, con un ruolo di monitoraggio.

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