riflessioni

Covid e la rivoluzione digitale

di Clarissa Brustia, digital consultant |

La rivoluzione digitale verificatasi in questi ultimi due anni ha visto inoltre protagonista il cambiamento di approccio verso il mondo lavorativo e didattico.

La pandemia causata dal Coronavirus ci ha visti rinchiusi nelle nostre case per mesi e mesi, costretti ad avere il minor numero possibile di contatti con l’esterno. A un tratto ci siamo ritrovati privi della nostra libertà, soli e annoiati, alla ricerca continua di qualcosa di interessante da fare imprigionati tra le mura domestiche. Sarebbe stata una situazione ardua da affrontare se non avessimo avuto dei preziosi amici a al nostro fianco: gli strumenti digitali.

Abbiamo combattuto questa guerra silenziosa schierando al nostro fianco cellulari, pc e tablet, che come fedeli amici e alleati ci hanno permesso di vincerla impedendoci di isolarci completamente dal mondo.

I nostri social network hanno sostituito locali e piazze diventando luoghi d’incontro per parlare con parenti, amici e colleghi, confrontarsi, tenersi aggiornati sui temi di attualità, per lavorare, ma anche e soprattutto per imparare. Come abbiamo appreso è possibile condividere con chi vogliamo foto, video, pensieri. In breve tempo si è verificata una evoluzione nell’approccio alla comunicazione. Tutti noi abbiamo preso parte a questa nuova era digitale, potenziando l’usabilità di questo nuovo mondo che già conoscevamo, ma che di cui non eravamo molto permeati.

Abbiamo così imparato ad vivere divertimenti alternativa, ad usare le applicazioni per fare la spesa da casa, saltando le code chilometriche dei supermercati presi d’assalto durante l’allerta covid, ci siamo sbizzarriti ordinando i nostri piatti preferiti portando il ristorante direttamente sul nostro divano, così come vedere concerti in streaming e vendendo un film nella modalità party, come si fosse al cinema con gli amici.

Gli e-commerce, in questo, hanno ricoperto un ruolo fondamentale, hanno visto aumentare esponenzialmente le vendite di qualsiasi categoria di beni e servizi. Catapultati attraverso lo schermo del pc o dello smartphone in un negozio virtuale è stato possibile da parte degli utenti acquistare beni delle più svariate categorie, dai vestiti al fai da te, potendo scegliere in completa autonomia le caratteristiche dei prodotti. Persino i più restii nei confronti della tecnologia hanno appreso quanto è comodo, facile e veloce fare acquisti on-line. Ma anche gli stessi commercianti hanno scoperto come è abbastanza facile creare un negozio on-line, con la possibilità di recapitare i propri prodotti dai clienti vicini di zona a quelli dall’altra parte del mondo.

La rivoluzione digitale verificatasi in questi ultimi due anni ha visto inoltre protagonista il cambiamento di approccio verso il mondo lavorativo e didattico. Nonostante molta gente sia stata obbligata a smettere di svolgere il proprio lavoro a causa del divieto di spostamento, molti altri lavoratori non si sono mai fermati. Le aziende hanno dovuto adattarsi a questo nuovo stile di vita in ambiente domestico.

L’ufficio è diventata la propria camera, salone, a volte cucina, dove la scrivania dell’ufficio è stata sostituita da immobili domestici e quella che prima era la nostra presenza sulla sedia di un lunghissimo tavolo in sala riunioni insieme ai colleghi, si è trasformata in un quadratino del nostro volto proiettato dalla web-cam sugli schermi di tutti i partecipanti, in una gigantesca stanza virtuale creata dai vari strumenti di comunicazione come Google Meet, Zoom, Skype, ecc. Questi strumenti sono diventati fondamentali per il nostro lavoro e la nostra vita, abbiamo stabilito con essi una confidenza tale che oggi, nonostante siamo tornati, pur con tutte le precauzioni, ai nostri abituali contatti umani, non abbiamo smesso di utilizzare perché abbiamo imparato quanto sia possibile lavorare da casa o da qualunque posto nel mondo grazie a una connessione Internet.

Abbiamo poi trasformato la nostra camera in una palestra, seguendo le lezioni dei personal trainer on-line, e la cucina in una sorta di teatro su TikTok, la presenza del digitale, inizialmente interpretata come una necessità, che ci ha permesso di non soccombere a questo tragico evento, oggi ha agevolato la nostra frenetica vita accorciando le distanze gli uni dagli altri. La lezione che ci ha insegnato è stata illuminante per il nostro futuro, perché sono moltissime le opportunità lavorative che si sono andate a creare. La grande e inarrestabile crescita di questo settore ha portato conseguentemente a una maggiore richiesta di figure professionali in campo digitale all’interno di aziende e società, inoltre la tendenza di accorciare le distanze e il cambiamento del metodo di lavoro volto verso una maggiore autonomia gestionale sta diventando un tema quotidiano.

Quanti di noi vorrebbero sostituire all’ufficio una spiaggia delle Maldive? Potrebbe sembrare un sogno, invece è potenzialmente possibile!

Immaginate per un attimo di gestire in completa autonomia l’attività dei vostri sogni, nei tempi, modi e luoghi decisi da voi. Magari girando il mondo, viaggiando, aprendo la mente e imparando sempre più nozioni o semplicemente godendovi il comfort di casa. Sempre più persone sognano di gestire il proprio lavoro e sono moltissimi quelli che hanno già cambiato le loro abitudini e luoghi di lavoro.

Ora che stiamo riacquistando la nostra libertà sta a noi trovare il modo giusto per vivere la nostra vita al meglio sfruttando le occasioni e le strade che si sono create, con gli strumenti che possediamo è molto semplice, basta avere un computer portatile, una connessione internet, e saper cogliere le opportunità di questo nuovo straordinario modo di vivere la propria vita lavorativa.

Ovviamente per fare tutto questo professionalmente è importante imparare con i corsi di scuole come Digital Coach, ma soprattutto mettendo in pratica quanto appreso magari iniziando da piccoli progetti, portando innovazioni nel gruppo di lavoro aziendale, cercando di comprendere quali possano essere le nuove esigenze dei clienti.

Certo non è facile, ma la strada della pandemia digitale è stata tracciata, tanto vale la pena di percorrerla al meglio.