Green economy

Il Canada annuncia la sua strategia per l’idrogeno, subito 1,5 miliardi di dollari di risorse

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Il Governo Trudeau ha deciso di puntare sull’idrogeno per la decarbonizzazione della propria industria e per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di metà secolo. Al centro della strategia l’idrogeno verde. I piani dell’Europa e dell’Italia.

Il mercato mondiale dell’idrogeno è stimato raggiungere i 12.000 miliardi di dollari entro la metà del secolo, secondo un recente studio pubblicato da Goldman Sachs.

La strategia del Canada per l’idrogeno

Il Canada vuole far parte del gruppo dei Paesi leader nella produzione di idrogeno globale e il Governo Trudeau ha annunciato la strategia nazionale (“Hydrogen strategy for Canada”) dedicata per favorire investimenti e nuovi accordi di settore.

La prima mossa è lo stanziamento di un fondo da 1,5 miliardi di dollari per attrarre investitori in progetti di nuove infrastrutture destinate all’idrogeno grazie al Low-carbon and Zero-emissions Fuels Fund, nato all’indomani dell’accordo sul clima di Parigi.

Oggi il Canada fa parte del gruppo dei primi dieci produttori di idrogeno al mondo, ma è consapevole dei ritardi rispetto a Europa, Stati Uniti, Giappone, Paesi Bassi e Australia, che stanno spendendo molte più risorse finanziarie in questo settore considerato strategico per i prossimi decenni.

Ovviamente, tutte le attenzioni sono rivolte all’idrogeno verde (green hydrogen) e all’aumento della sua produzione, come previsto nel progetto Renewable Hydrogen Canada (RH2C) a Chetwynd, nella Columbia Britannica, da 200 milioni di dollari.

Nel comunicato del Governo canadese è scritto che “l’idrogeno verde ha il potenziale per ridurre le nostre emissioni annuali di gas serra fino a 45 milioni di tonnellate all’anno nel 2030 e potrebbe creare fino a 350.000 nuovi posti di lavoro in Canada entro il 2050”.

Mercato globale e strategia europea

Senza idrogeno verde non è pensabile il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050, ne per il Canada, ne per qualsiasi altro Paese del mondo.

A livello globale, il mercato dell’idrogeno verde ha raggiunto i 790 milioni di dollari di valore, ma secondo recenti stime di Grand View Research entro i 2027 dovrebbe toccare i 2,3 miliardi di dollari.

La strategia dell’Unione europea per l’idrogeno, ad esempio, ha come obiettivi l’installazione di almeno 6 GW di elettrolizzatori per l’idrogeno rinnovabile entro il 2024 e 40 GW entro il 2030.

L’Alleanza europea per l’idrogeno pulito, alla quale hanno aderito già oltre 800 parti interessate, è proprio finalizzata alla diffusione delle tecnologie dell’idrogeno verde in Europa entro il 2030, con un monte investimenti atteso attorno ai 430 miliardi di euro, e a riunire la produzione e la domanda di idrogeno rinnovabile a basse emissioni di carbonio nell’industria, nella mobilità e in altri settori, e il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno.

Riguardo all’idrogeno verde, inoltre, la capacità di produzione per elettrolisi in Europa viaggia su tassi di crescita del +20% annuo.

Uno studio pubblicato da Frost & Sullivan sull’economia dell’idrogeno verde ha stimato che la produzione globale raddoppierà entro il 2030, passando dalle attuali 71 milioni a 168 milioni di tonnellate, con ricavi attesi attorno ai 420 miliardi di dollari.

Strategia italiana per l’idrogeno verde

Per quanto riguarda l’Italia, l’idrogeno ha il potenziale di coprire il 23% della domanda energetica nazionale al 2050.

Il nostro Governo ha aderito ai piani europei e allo stesso tempo ha lanciato una consultazione pubblica sulle Linee Guida per la Strategia nazionale sull’idrogeno, elaborate dal Ministero dello Sviluppo Economico.

In un recente intervento allo European Hydrogen Forum, l’amministratore delegato di ENEL, Francesco Starace, ha dichiarato che il Gruppo sta sviluppando “progetti per l’idrogeno verde in Spagna, Cile e Stati Uniti, e abbiamo piani insieme ad Eni per le loro raffinerie e con Snam ed altri operatori per altre applicazioni in Italia”.

In relazione a tali piani, il Gruppo ENEL sta lavorando a progetti di produzione di idrogeno verde attraverso elettrolizzatori alimentati da energia rinnovabile. Gli elettrolizzatori saranno posizionati nelle vicinanze di due delle raffinerie Eni presso cui l’idrogeno verde possa rappresentare la migliore opzione di decarbonizzazione.

Nel segmento dell’idrogeno, il Gruppo Enel prevede di accrescere la propria capacità di idrogeno verde a oltre 2 GW nel 2030.