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Il 6 maggio 1870 nasce Amadeo Peter Giannini il banchiere galantuomo

Concepito in Italia e venuto alla luce in California. Oggi ci troviamo di fronte a una di quelle biografie davvero difficili da raccontare. E non per la mancanza di fascino, ma perché è così caleidoscopica che anche noi abbiamo rischiato di perderci nelle sue fitte microstorie.

Per cui, mettiamo sul tavolo qualche contrasto, sperando di far risaltare Amadeo Peter Giannini nella luce che merita. Era un banchiere, eppure foriero di prestiti verso le categorie che gli altri rifiutavano: gli immigrati e i nuovi imprenditori. La sua “Bank of Italy” (poi d’“America”) dal 1930 diventa la più grande banca commerciale al mondo; ma la sera riusciva comunque a ritagliarsi del tempo per trascorrerlo insieme a Walt Disney, suggerendogli (e poi finanziando) il soggetto di “Biancaneve e i sette nani”, che sarà il primo cartone animato di successo. 

Amadeo è stato una figura portante della ricostruzione di San Francisco dopo il terremoto del 1906 e, tra le altre cose, ha sostenuto per intero la costruzione del Golden Gate Bridge. Ma è anche la stessa persona che ha sussurrato all’orecchio di F.D. Roosvelt che l’Italia, dopo la guerra, doveva ricevere un trattamento non da poco per il piano Marshall. E così è stato. 

Ci fermiamo qui, sperando di aver stimolato la vostra curiosità. Da lui abbiamo imparato che la Lira, in rappresentanza della sua Italia, è stata una vera e propria moneta d’esportazione, perché il suo valore superava di gran lunga quello economico. 

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