storia del giorno

Il 6 aprile 1896 si aprono i primi Giochi Olimpici dell’era moderna

di |

I Giochi di Atene del 1896 nacquero grazie allo slancio del barone Pierre de Coubertin, che era solito rimproverare ai suoi connazionali francesi di sedersi “troppo spesso sul cervello”, a danni del fisico.

Imaginarea” è la finestra quotidiana di Inarea, la società di design, leader nel campo del branding, che ci accompagnerà quotidianamente con immagini e storie, scandendo ricorrenze, curiosità ed eventi legati a quella particolare data..

I Giochi di Atene del 1896 nacquero grazie allo slancio del barone Pierre de Coubertin, che era solito rimproverare ai suoi connazionali francesi di sedersi “troppo spesso sul cervello”, a danni del fisico.  

Credeva infatti che l’educazione non poteva dirsi completa senza lo sport, perché sarebbero così mancati slancio, resistenza fisica e spirito di squadra (anche di lotta, al bisogno). 

Per ribadire il suo concetto pedagogico universale, proibì i primi Giochi Olimpici a tutti gli atleti professionisti. Proprio così. E ci andò di mezzo anche il nostro connazionale Carlo Airoldi che aveva raggiunto Atene a piedi passando dai Balcani. All’arrivo, però, la sua avventura finì ancor prima di iniziare: vietato iscriversi alla maratona, in Italia aveva ricevuto un premio in denaro per una gara di corsa. 

Un elogio del dilettantismo a cui ci allineiamo senza indugi. Et voilà, il Partenone diventa subito amatoriale: il nostro “atto d’amore” per l’arte del disegno.