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Il 5G in rampa di lancio ma la diffusione non è omogenea

5G

Alla fine del 2021 c’erano 176 operatori nel mondo che offrono connettività 5G ai loro clienti, pari all’8% delle connessioni globali.

La situazione è molto diversa da come era stata descritta al MWC prima della pandemia. Allora, tutto era una promessa. Ma a quest’ultima edizione della fiera catalana delle telecomunicazioni i partecipanti hanno potuto tastare con mano nelle strade di Barcellona i benefici del nuovo standard di comunicazioni mobili.

La industry vede già ora i vantaggi del 5G, anche se la strada del futuro è ancora lunga. Tuttavia, il rollout relativamente veloce delle nuove reti nei prossimi anni arriverà a velocità variabile.  

Le parti del mondo più sviluppate vedranno presto le capacità complete delle diverse frequenze 5G nelle bande disponibili.

Stime della GSMA

Nel resto del mondo, il gap – e il gap di opportunità – resterà molto più a lungo, secondo le stime della GSMA, l’associazione che rappresenta il mondo delle tlc e che organizza il MWC di Barcellona.

L’espansione dei prossimi tre anni si tradurrà in un 25% delle connessioni globali in 5G, ma la maggior parte saranno nei paesi più ricchi.

Insomma, la media globale sarà del 25% però il grosso delle nuove connessioni riguarderà Asia Pacifico, Nord America, Cina, Emirati Arabi Uniti ed Europa che traineranno tutto il mondo.

Le grandi opportunità di business e di sviluppo della nuova tecnologia dati sarà preclusa per un’ampia fetta della popolazione mondiale.

Cresce il consumo di dati

Le nuove e migliori velocità di trasmissione del 5G significano anche maggiore consumo di dati. La crescita dei dati sarà esponenziale.

Oggi, il traffico medio mensile via smartphone è pari a 11,4 GB, secondo le previsioni crescerà di più di te volte entro il 2027, per raggiungere una media di 41 GB.

Gran parte di questo incremento è legato al crescente consumo di video via cellulare grazie ad uno streaming e a una velocità d download sempre più limitata.

Sul fronte dello sviluppo, la fine della pandemia e la vendita di nuovi smartphone risulteranno in un miliardo di linee 5g entro il 2022.

Cosa interessa di più del 5G

Secondo un’indagine della GSMA, le cose che più attirano i consumatori al 5G sono la possibilità di usarlo che broadband domestico, per chiamate video arricchite, per l’ultra alta definizione (4K/8K) e per i servizi di sanità da remoto.

Stand alone vs non stand alone

Anche nei paesi in cui l’implementazione del 5G è relativamente veloce, ci sono diverse fasi da considerare. La connettività attualmente disponibile nella maggior parte di queste reti è di tipo NSA (non standalone, perché sfrutta l’infrastruttura 4G), ma il grande salto differenziale è il 5G SA (stand alone o completo).

La differenza tra 5G NSA e 5G SA è notevole. Tanto che solo quest’ultimo sarà consigliato per servizi come la guida autonoma o la chirurgia a distanza, per via delle sue basse latenze (ritardo tra un segnale e la sua risposta).

Il 5G NSA, il primo ad essere implementato, raggiunge velocità di trasmissione dati di 2 GB al secondo, il SA le moltiplica dieci volte e riduce la latenza della stessa proporzione o più, fino a un millisecondo. Entro la fine del 2021, delle 176 reti commerciali 5G disponibili in tutto il mondo, solo 22 erano SA.

Diffusione a macchia di leopardo

L’accelerazione dell’adozione del 5G nei paesi più sviluppati, che raggiungerà 1 miliardo di connessioni entro la fine dell’anno, è stata alimentata dalla ripresa dell’economia nella fase finale della pandemia, dal lancio di nuovi modelli mobili 5G e dall’aumento della copertura implementata. Nei mercati emergenti ad alto volume, come l’India o il Brasile, l’emergere di modelli 5G più economici – i primi erano di fascia alta – potrebbe avere un duplice effetto incrementale, sia sulla produzione dei produttori che sul numero di abbonati a questi servizi.

Ancora margini di crescita per il 4G

In una prospettiva globale, va notato che il 4G ha ancora margini di crescita. Molti operatori nell’Africa subsahariana sono nel bel mezzo di campagne per migrare i propri clienti dalle reti 2G e 3G al 4G.

Il divario digitale è ancora enorme. Circa 450 milioni di persone vivono in zone dove non c’è accesso a Internet. Ma non sono gli unici a non usarlo. Altri 3,4 miliardi non utilizzano Internet mobile anche se vivono in aree in cui è disponibile la copertura. Entro la fine del 2021 la popolazione mondiale connessa a Internet mobile sarà di 4,19 miliardi di persone, il 53% del totale. Entro il 2025, la GSMA prevede che la cifra salirà a circa 5 miliardi, il che significherebbe che tre abitanti del pianeta su cinque avranno accesso.

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