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Il 2020 sarà l’anno dei Deepfake?

Il riconoscimento facciale

Secondo i ricercatori di McAfee, i deepfake renderanno più difficile ottenere il vero riconoscimento facciale. Ormai i software di riconoscimento facciale vengono sempre più utilizzati per sbloccare gli smartphone e come alternative di identificazione all’interno degli aeroporti (soprattutto negli Stati Uniti).

Man mano che le tecnologie verranno adottate nei prossimi anni, emergerà un vettore di minaccia molto alto e prevediamo che i criminal hacker inizieranno a generare deepfake per bypassare il riconoscimento facciale“, ha scritto Steve Povolny, capo di McAfee Advanced Threat Research, in un post sul blog di McAfee.

Questo perché “computer specifici possono elaborare rapidamente numerosi dati biometrici di un volto e costruire o classificare matematicamente caratteristiche umane”.

Per fare ciò, i cyber criminali si rivolgono ad una tecnologia di analisi nota come rete generativa avversaria (GAN) per creare immagini, testi e video fake ma estremamente realistici, rendendo sempre più difficile distinguere la realtà da un deepfake.

DeepFake: un problema di cybersecurity

E allora come si evolverà la situazione nel 2020? Secondo gli esperti di Forcepoint i cybercriminali agiranno in questo modo.

Il primo: gli autori di ransomware invieranno deepfake mirati a target specifici. I destinatari vedranno video realistici di sé stessi in situazioni compromettenti e probabilmente pagheranno la richiesta di riscatto al fine di evitare che la minaccia del video venga resa di pubblico dominio.

In secondo luogo, è noto che la compromissione di e-mail aziendali e l’e-mail spoofing costino alle aziende miliardi di dollari quando i dipendenti cadono nelle truffe e inviano fondi a conti controllati da criminali informatici.

Nel 2020 i deepfake verranno utilizzati per aggiungere un ulteriore grado di realismo alla richiesta di trasferimento di denaro.

In terzo luogo, notiamo che abbiamo già assistito all’apparire di deepfake nell’arena politica nel 2019. Con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel novembre 2020, si prevede che i deepfake vengano sfruttati come uno strumento per tentare di screditare i candidati e inviare messaggi politici imprecisi agli elettori tramite i social media.

Infine, vedremo i “Deepfake as a service” emergere nel 2020 man mano che i video falsificati saranno adottati sia per realizzare burle sia per fare danni.

Creare video fake? Un gioco da ragazzi

Nel 2020 i criminali continueranno ad avere successo, adeguando le proprie tecniche di ingegneria sociale.

Non è realistico aspettarsi che ogni dipendente o persona riconosca un falso, soprattutto quando il loro realismo aumenta man mano che la tecnologia migliora.

Se tempo fa realizzare deepfake era un’operazione da ingegneri informatici, oggi esistono diverse app che permettono di realizzare video falsi in pochi secondi. Addirittura, Snapchat ha recentemente testato una nuova funzionalità chiamata Cameo che permette di scattarsi un selfie e di applicarlo su un video in formato gif.

Certo, in questo caso si tratta di un utilizzo innocuo da fare con gli amici, ma il potenziale di queste applicazioni può essere molto pericoloso.

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