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Idrogeno, la Sicilia si appresta a diventare l’Energy Valley. Dall’Ue al via il finanziamento dell’Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power

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Grazie al finanziamento IPCEI Hy2Tech, messo a disposizione dall’Ue per lo sviluppo d’iniziative d’interesse strategico incentrate sull’idrogeno, il laboratorio d’innovazione su scala industriale di Enel Green Power sorgerà in Sicilia tra i comuni di Sortino e Carlentini (SR) aprendo, di fatto, l'era dell'Energy Valley.

Al via l’Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power, un’infrastruttura integrata a un sistema di elettrolisi da 4 MW che fungerà da riferimento per le tecnologie innovative per accelerare l’implementazione delle tecnologie e del business dell’idrogeno verde.

Grazie al finanziamento IPCEI Hy2Tech, il fondo con una dotazione complessiva di 5,4 miliardi di euro messo a disposizione dall’Unione europea per lo sviluppo d’iniziative d’interesse strategico incentrate sull’idrogeno, il laboratorio d’innovazione su scala industriale di Enel Green Power sorgerà in Sicilia tra i comuni di Sortino e Carlentini (SR) aprendo, di fatto, l’era dell’Energy Valley.

Siamo orgogliosi che Nexthy sia tra le iniziative d’interesse strategico selezionate dall’Unione Europea nell’ambito del prestigioso IPCEI Hy2Tech, che premia i progetti più innovativi e promettenti sull’idrogeno”, ha dichiarato Salvatore Bernabei, Ceo di Enel Green Power. “Questa piattaforma sarà il luogo ideale per creare sinergie virtuose con il mondo delle start-up e con le eccellenze della ricerca e rispondere a una delle principali sfide cui si trova di fronte l’Europa”, ha aggiunto. “Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili ed accelerare la decarbonizzazione”.

Dall’Etna Valley all’Energy Valley

“Proprio come la Silicon Valley è il posto migliore per il digitale, l’Etna Valley sta diventando la ‘Energy Valley’, ovvero il posto migliore per la rivoluzione energetica mondiale. Qui l’iniziativa NextHy, anche grazie al finanziamento IPCEI Hy2Tech, permetterà di lavorare in pieno spirito Open Innovability, con un’infrastruttura unica in grado di connettere fornitori di tecnologia, partner industriali, system integrator, centri di ricerca, venture capitalist e start-up di tutto il mondo”, ha dichiarato Ernesto Ciorra, Chief Innovability officer di Enel. “Un ecosistema, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle tecnologie di produzione di idrogeno verde. Open Innovability per noi è la risposta al cambiamento climatico: condividere le sfide tecnologiche e sociali che questo comporta con gli innovatori di tutto il mondo per, tutti insieme, gestire una transizione energetica verso un modo di generare e distribuire energia che sia veramente sostenibile”.

Enel: l’innovazione al servizio della decarbonizzazione

Il laboratorio faciliterà la collaborazione con startup e player globali per sviluppare, sperimentare e validare nuove tecnologie di produzione e stoccaggio di idrogeno verde in maniera integrata con il business, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dei costi di questa tecnologia, necessaria per favorire la decarbonizzazione dei settori hard to abate, ovvero quelle industrie in cui l’elettrificazione diretta non è tecnicamente efficiente o economicamente conveniente.

Si tratta di un progetto ambizioso che garantirà una riduzione delle emissioni di CO2 dei partner: grazie all’accordo con Sapio, infatti, con l’Industrial Lab NextHy, l’idrogeno verde prodotto sarà utilizzato da aziende che guardano a questa fonte rinnovabile come la soluzione per la decarbonizzazione dei propri processi produttivi.

Il laboratorio ospiterà sperimentazioni nei campi degli elettrolizzatori, dei sistemi di stoccaggio e dei componenti accessori come, ad esempio, compressori, strumentazione, valvole, nuovi materiali e tutto ciò che è necessario per movimentare l’idrogeno e sarà alimentato completamente da energia verde attraverso l’impianto eolico di Carlentini, connesso alla rete elettrica. Ciò consentirà ai soggetti coinvolti di testare non solo l’efficienza e l’affidabilità delle proprie tecnologie di elettrolisi, ma anche la loro capacità di offrire servizi di flessibilità alla rete. L’obiettivo è quello di accelerare il percorso verso la commercializzazione di tali tecnologie, offrendo ai partner un ambiente completamente rappresentativo del business in cui opereranno.

L’obiettivo dell’Ue? Creare una catena UE del valore basata sullo sviluppo dell’energia ad idrogeno

Questo Importante progetto europeo di comune interesse o Ipcei (Important Projects of Common European Interest), che attiverà anche 8,8 miliardi di euro di finanziamenti privati, rientra tra le iniziative promosse dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per favorire la creazione di una catena del valore basata sullo sviluppo dell’energia ad idrogeno, di particolare rilevanza per realizzare l’autonomia strategica dell’Europa.

Si tratta infatti di un progetto che si pone l’obiettivo di contribuire in maniera decisiva allo sviluppo di fonti energetiche alternative necessarie per realizzare la decarbonizzazione delle filiere industriali, a partire da quelle legate alla mobilità. In questa sfida che si sta giocando a livello europeo, l’Italia può schierare in campo imprese ed enti di ricerca di eccellenza, con competenze e tecnologie all’avanguardia in grado di raccogliere le opportunità che provengono dallo sviluppo dell’idrogeno oltre a svolgere un ruolo centrale nel percorso di diversificazione energetica che si sta portando avanti”, ha dichiarato in una nota ministeriale Giorgetti.