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ICC 2023: un successo italiano. La ricerca scientifica riparte da Roma

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ICC (International Conference on Communications), una delle due più importanti e prestigiose conferenze del mondo nel settore della ricerca sulle telecomunicazioni, si è chiusa: tenutasi a Roma, presso il centro congressi La Nuvola, ha ospitato circa 2500 partecipanti da ogni continente.

La rubrica, a cura del Prof. Roberto Verdone, Ordinario di telecomunicazioni dell’Università di Bologna e Direttore del Laboratorio Nazionale di Comunicazioni Wireless (WiLab) del CNIT, illustra progetti e iniziative sostenute dal WiLab. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

ICC (International Conference on Communications), una delle due più importanti e prestigiose conferenze del mondo nel settore della ricerca sulle telecomunicazioni, si è chiusa: tenutasi a Roma, presso il centro congressi La Nuvola, ha ospitato circa 2500 partecipanti da ogni continente. Dopo tre edizioni che, a causa della pandemia, hanno visto quasi azzerate le presenze, è stata una straordinaria occasione per un ritorno all’incontro fisico, allo scambio scientifico vis-a-vis. Il coraggio dei due Chairmen, i Proff. Marco Luise e Marco Ajmone Marsan, che hanno scelto a gennaio di optare per una conferenza solo in presenza, è stato ampiamente ripagato. Il sottoscritto ha ricoperto il ruolo di Executive Chairman ed il WiLab ha contribuito in maniera determinante all’organizzazione di ICC dal 28 maggio al 1 giugno.

Programma industriale

Di particolare successo è stato il programma industriale, l’Industry Forum & Exhibition, curato dall’ing. Roberto Sabella; ha fornito una piattaforma ampia per la condivisione di idee, tendenze e innovazioni, con una partecipazione rilevantissima dei principali attori dell’industria internazionale nonché di personaggi di spicco del mondo accademico, degli enti di standardizzazione e di normativa. Un focus particolare è stato dedicato alla futura infrastruttura di rete, che includerà il 6G, sia dalla prospettiva delle industrie del settore telecom (operatori di rete, produttori di infrastrutture e di tecnologie), che da quello delle industrie e dei segmenti cosiddetti “verticali” che utilizzeranno tali infrastrutture come sistemi abilitanti l’evoluzione verso i nuovi paradigmi di Industria 4.0 e, per i prossimi anni, Industria 5.0.

“Do we really need 6G?”

Negli “Executive Forum” si è affrontato il tema stimolante e provocatorio “Do we really need 6G?”, esplorando gli aspetti della nuova generazione mobile intesa come una “piattaforma” che va al di là del semplice concetto di rete. In questo scenario il forum ha introdotto gli aspetti salienti dei lavori di IOWN Global Forum, un’infrastruttura di comunicazione e calcolo di prossima generazione che unisce alte prestazioni e sostenibilità. Gli Executive Forum hanno inoltre proposto un’accurato “Reality check on industry digitalization” fornendo una valutazione critica dello stato attuale della trasformazione digitale in diversi segmenti industriali (manifattura intelligente, trasporti, logistica, etc.). Un terzo forum ha esplorato “The virtual world of the future” ispirando e a suscitando riflessioni su come la realtà virtuale e il metaverso possano modellare e trasformare le nostre esperienze nei prossimi anni sia nel contesto sociale che professionale.

Approccio O-RAN

Durante gli “Industry Panel” è stata affrontata una vasta gamma di argomenti relativi al networking e alle nuove interfacce radio 6G, con particolare attenzione all’approccio O-RAN per reti disaggregate, intelligenti e “data-driven”. È stata esplorata la prospettiva evolutiva del Telco Edge Cloud verso il Network-as-a-Service (NaaS). Inoltre, sono stati approfonditi i servizi verticali futuri, come i servizi “mission critical” e le prospettive dell’automobile connessa.

Sostenibilità nel passaggio da 5G a 6G

E’ stato dedicato un focus agli aspetti di sostenibilità, che hanno animato la discussione sull’efficienza energetica associata alla crescita del traffico radio prevista con l’evoluzione del 5G e del 6G. Un panel di approfondimento tecnologico ha rivelato gli ultimi progessi sulle Reconfigurable Intelligent Surfaces (RIS), che si distinguono per la loro capacità unica di configurazione, basso costo e basso consumo energetico nel contesto delle onde millimetriche. Infine, è stato dedicato un panel alle sfide tecniche e regolamentari delle reti satellitari a banda larga attuali e future.

Reti autonome e AI

Un denso programma di “Industry Presentation” ha esplorato la visione della “limiteless connectivity” che sarà offerta dal 6G anche grazie all’emergere di reti autonome “auto-organizzanti” guidate dalla IA. A sostenere le reti di nuova generazione sarà indispensabile una rete di trasporto flessibile orchestrata dinamicamente, in modo intelligente, con i layer radio e cloud. Di questo si è parlato in uno workshop dedicato alle reti di trasporto del futuro con approfondimenti sui temi della sinergia pacchetto-ottica ottimizzata tramite nuove strategie basate sull’AI.

La ricerca scientifica sulle telecomunicazioni, dopo la pandemia, è ripartita dall’Italia.