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IA, quale impatto su pace e sicurezza globali? Domani il Consiglio di sicurezza dell’ONU

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU alla prova dell’IA

Domani il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aprirà ufficialmente un confronto formale tra tutti i suoi membri sul tema delicatissimo dell’intelligenza artificiale (IA) e del suo impatto su pace, conflitti e sicurezza a livello globale.

Un dibattito interno alle Nazioni Unite, fortemente voluto dalla Gran Bretagna per favorire un dialogo internazionale tutto incentrato sui vantaggi che l’IA può garantire ai singoli Paesi e le loro economie, ma soprattutto sui pericoli e le minacce, ancora nascoste, insiti nel suo utilizzo senza regole e standard.

Ci vuole poco, oggi, per turbare i rapporti tra Paesi e gruppi di Paesi a livello mondiale. Le tensioni geopolitiche sempre molto forti, il conflitto in Ucraina e le sue conseguenze sullo scacchiere planetario, le difficoltà dell’economia mondiale, rendono i mercati sempre più instabili e sensibili a qualsiasi perturbazione interna ed esterna.

La Gran Bretagna cerca un ruolo guida nella regolamentazione dell’IA

La Gran Bretagna, che detiene per il mese di luglio la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sta cercando di ricavarsi un ruolo di guida a livello internazionale per quel che riguarda il difficile e necessario percorso di regolamentazione dell’IA.

Domani mattina la riunione sarà aperta e presieduta dal ministro degli Esteri britannico, James Cleverly. Diversi i temi chiave in agenda, tra cui l’intelligenza artificiale.

Il mese scorso, lo stesso segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato una prima proposta di regolamentazione stringente dell’Intelligenza artificiale, a partire dall’istituzione di un organismo sovranazionale di controllo e regolamentazione dell’IA, sul modello dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).

Multilateralismo per affrontare le grandi sfide storiche del nostro tempo

L’idea di un confronto in seno alle Nazioni Unite su questo ed altri temi chiave era già stato annunciato dallo stesso Cleverly a giugno, in occasione della Chatham House London Conference.

“Fondamentale riformare il Consiglio di sicurezza dell’ONU in termini di un maggiore multilateralismo, unica via per affrontare in maniera efficace e condivisa sfide epocali come le migrazioni, la sicurezza, la crescita, il debito, il protezionismo, il cambiamento climatico, le pandemie, i conflitti e le crisi umanitarie”, ha spiegato in quell’occasione il ministro britannico.

Un multilateralismo allargato e reso possibile con la proposta di allargare il Consiglio di sicurezza ONU a India, Germania, Brasile e Giappone.

Tra gli obiettivi chiave che saranno via via discussi dal Consiglio ci sono la riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, le nuove regole per l’Organizzazione mondiale per il commercio, considerate necessarie per il rilancio ed il rafforzamento dell’economia digitale globale, in cui inevitabilmente ricade il confronto su come gestire tutti assieme il proliferare sempre più rapido delle applicazioni dell’intelligenza artificiale.

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