LIBRI: QUALE FUTURO

IA e sviluppo degli algoritmi generativi…che futuro per l’editoria?

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In questo articolo vengono portate ad esempio alcune compagnie che hanno iniziato ad introdurre questa novità.

“Lo sviluppo degli algoritmi generativi sta avendo un’accelerazione senza precedenti” scrive Alessio Pomaro, ingegnere informatico. Dopo le immagini generate da un’IA a partire da una frase, la tecnologia è andata addirittura oltre: la creazione di video e audio, partendo da un input testuale. In questo articolo, vengono portate ad esempio alcune compagnie che hanno iniziato ad introdurre questa novità.

La prima è Meta, che ha presentato da poco Make-a-Video un sistema in grado di generare un video partendo da un contenuto testuale, da un’immagine o da un altro video. Purtroppo, il programma non è ancora disponibile al pubblico, ma di seguito siamo in grado di offrire un esempio di cosa può produrre l’intelligenza artificiale digitando la frase “a teddy bear painting a portrait” (un orsetto di peluche che dipinge un ritratto).

Il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, ha detto a proposito del progetto: “è un procedimento davvero interessante. È molto più complesso generare un video che una foto, perché il sistema deve predire come i pixel che genera cambieranno via via”.

Oltre ad un generatore di video, Meta ha presentato anche un generatore di file audio, AudioGen: un modello di intelligenza artificiale basato su Transformer. Il sistema è in grado di separare e riprodurre suoni di diversa origine, nonché di creare nuovi audio partendo da un indizio testuale.

Anche Google si è cimentata nello sviluppo di IA generative, come Imagen Video e AudioLM. Il primo, come Make-a-Video di Meta, è in grado di produrre, tramite input testuale, un video che viene prima generato in dimensioni molto ridotte per poi venire ingrandito tramite algoritmi specifici. Il secondo riesce a replicare e continuare il parlato di un individuo o il suono di un oggetto, mantenendone le caratteristiche, come si può notare qui di seguito:

Si è già iniziato a generare piccoli film con l’ausilio dell’IA e ne è un esempio Glenn Marshall, vincitore del premio “miglior cortometraggio” al festival di Cannes, a testimonianza di come l’innovazione venga accolta positivamente.

Come scrive Pomaro: “La via della crescita è proprio questa: non solo modelli sempre più grandi, ma nuovi approcci e paradigmi.”