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I rapporti tra Italia e Cina, un interscambio che supera i 43 miliardi di euro

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La Cina, da sola, contribuisce per circa un terzo alla crescita economica mondiale. Con un Prodotto Interno Lordo che nel 2018 ha superato i 13.500 miliardi di dollari, il Paese asiatico continua a vantare uno dei più alti tassi di crescita al mondo ed è uno degli Stati con il più alto tasso di interscambio su scala globale, con un surplus commerciale a maggio 2019 sopra i 42 miliardi di dollari.
Nel tempo, come per molti altri Paesi, la Cina è diventata un partner commerciale di primo piano per l’Italia. L’interscambio complessivo con il Paese ha superato i 43 miliardi di euro nel 2018, anno in cui l’Italia si è confermata (dati Eurostat) quarto fornitore fra gli Stati Europei. La Cina è il nono mercato di destinazione del nostro export ed il primo nel continente asiatico.

Fonte: Ice

Le imprese italiane in Cina, secondo l’Ice, sono circa 1.700, con oltre 150.000 addetti, un fatturato di circa 22 miliardi di euro ed una presenza significativa nella meccanica e nel tessile. I settori di interesse per le aziende del nostro Paese riguardano, oltre le tradizionali eccellenze del Made In Italy come la moda, l’agroalimentare e la meccanica strumentale, anche l’ambiente e l’energia sostenibile, l’urbanizzazione sostenibile e le smart cities, le infrastrutture e i trasporti e le tecnologie spaziali.

Fonte: SACE su dati ICE

Il rapporto fra i due Paesi, già consolidato nel Partenariato Strategico Globale bilaterale siglato 15 anni fa, è stato ulteriormente rafforzato con il memorandum d’intesa siglato nel mese di marzo 2019 sulla collaborazione nell’ambito della ‘Via della Seta Economica’ e della ‘Iniziativa per una Via della Seta Marittima del 21° secolo’, attraverso il quale Italia e Cina si impegnano ad adoperarsi insieme nell’ambito dell’iniziativa ‘Belt and Road’ per tradurre i rispettivi complementari punti di forza in reciproci vantaggi per una collaborazione concreta ed una crescita sostenibile.

LE ATTUALI STRADE DELLA COOPERAZIONE

1. ACCORDI PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE

Finanziamento di imprese italiane operanti in Cina

L’accordo di collaborazione CDP e Bank of China Limited (BOC) è stato siglato per supportare la cooperazione tra le due istituzioni al fine di reperire risorse finanziarie dedicate alla crescita di aziende italiane in Cina e, in particolare, riguarda la realizzazione di un Piano di emissioni obbligazionarie, “Panda Bond”, e la strutturazione di un programma di co-finanziamento per imprese italiane che investono in Cina.

Fondo di Investimento a supporto delle PMI italiane e cinesi

CDP e la China Development Bank Capital (ramo finanziario della China Development Bank) hanno siglato un’intesa per la costituzione di un nuovo fondo di investimento “Sino-Italian Co-Investment Fund” a supporto delle PMI italiane e cinesi. L’intesa rappresenta il primo passo verso la creazione di un nuovo strumento da 100 milioni di euro, compartecipato dai due partner, che investirà nel capitale di società italiane e cinesi – preferibilmente PMI – con operatività in Italia o in Cina.

Linee di credito pari a 500 milioni per le imprese italiane

La partnership tra CDP e Intesa San Paolo, per un importo fino a 200 milioni di euro, e quella tra CDP e Unicredit, per un importo fino a 300 milioni di euro, sono entrambe finalizzate a fornire una provvista di natura revolving a supporto delle esigenze di finanziamento dell’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina o delle realtà con sede in Cina controllate da imprese italiane. La collaborazione con Unicredit include forme di finanziamento tramite l’offerta di competenze da parte delle rispettive strutture specialistiche locali e ad hoc.

2. FINANZA E INVESTIMENTI

Finanziamento dei progetti di sviluppo dell’Area Asiatica

Dal 2015 l’Italia fa parte dell’Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), banca multilaterale di sviluppo con sede a Pechino, con l’obiettivo di colmare il gap di finanziamenti in infrastrutture nel continente asiatico. La mission è lo sviluppo sociale ed economico in Asia, con una particolare attenzione verso le infrastrutture sostenibili, i collegamenti transfrontalieri e il coinvolgimento di capitali privati. La Cina è il primo azionista con una quota del 30,9%, seguita da India (8,7%) e Russia (6,8%); fra i Paesi europei la Germania detiene il 4,7% del capitale, seguita da Francia (3,5%), Regno Unito (3,2%) e Italia (2,7%).

Sostegno al Wealth Management

Nel 2016 Intesa San Paolo ha costituito la società Yi Tsai con sede a Qingdao, dove è stata creata una Pilot Zone per lo sviluppo del Wealth Management e che prevede la graduale espansione ad altre Province della Repubblica Popolare Cinese per la distribuzione di prodotti finanziari alla clientela di alto profilo. Il Memorandum of Understanding tra Intesa San Paolo e il Governo Popolare della città di Quingdao, firmato a marzo 2019, conferma l’impegno del gruppo italiano nell’ambito dei piani di sviluppo delle attività di Wealth Management in Cina. La Città di Qingdao fornirà a Intesa Sanpaolo il supporto e tutti gli strumenti e i servizi necessari, tra cui la partecipazione diretta di aziende controllate dalla Municipalità nel capitale di una Joint Venture con la Banca, ai fini della costituzione di una Securities Company, di cui la banca italiana deterrà inizialmente il 51%. L’Accordo mira a sostenere lo sviluppo della Pilot Zone come modello di riforme promosse dal Governo centrale e di espansione nel mercato finanziario cinese in partnership con istituzioni finanziarie straniere.

Emissione di portafogli in moneta cinese

Nell’agosto del 2018 la Banca d’Italia ha annunciato la costituzione di un portafoglio in Renminbi, i cui investimenti riguarderanno principalmente i titoli di Stato Cinesi, per riflettere l’importanza della Cina come partner commerciale dell’Italia e l’accresciuto ruolo della moneta cinese come valuta internazionale, testimoniato anche dal suo inserimento nel paniere delle valute di riserva del Fondo Monetario Internazionale nel 2016.

3. ACCORDI COMMERCIALI

Sostegno all’importazione di beni dall’Italia

Sace Simest e Bank of China, filiale di Milano, hanno siglato un protocollo d’intesa per rafforzare e consolidare la collaborazione fra i due Paesi nell’Export Finance. Il polo dell’export di Cdp e Bank of China supporteranno le imprese cinesi che importano beni e servizi dall’Italia, con un focus prioritario nell’aviazione civile, in particolare gli elicotteri.

Condivisione dei rischi per l’export

Una collaborazione fra Sace e China Export & Credit Insurance Corporation (Sinosure), azienda di Export Credit cinese, che prevede un accordo di riassicurazione per facilitare operazioni di mutuo interesse, con una piattaforma di condivisione dei rischi per le esportazioni e la realizzazione di progetti strategici in aree geografiche di interesse reciproco per le imprese dei due Paesi.

Promozione del made in Italy

ICE ha siglato con Suning, gruppo cinese attivo in diversi settori, un’intesa di cooperazione strategica per la realizzazione di una piattaforma integrata di promozione dello stile di vita italiano in Cina, attraverso l’introduzione nel Paese di diversi marchi del Made In Italy, destinati ad aumentare ogni anno.

Pratiche doganali più veloci tra Cina e Italia

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha firmato un importante accordo di collaborazione con l’Amministrazione generale delle dogane della Repubblica Popolare cinese. L’intesa servirà a stabilire un contatto diretto tra le dogane del porto di Shangai, primo porto nel mondo per traffico commerciale, e quelle di Trieste, Venezia e Ravenna per affinare le attività di verifica delle merci in entrata in Italia e per facilitare le operazioni per le merci che dall’Italia sono dirette a Shangai.

4. FINANZIAMENTO DI INFRASTRUTTURE, INDUSTRIA E AMBIENTE

Nuove opportunità per il settore cantieristico

Il Gruppo cantieristico italiano Fintecna (controllata CDP) ha rinnovato la collaborazione con China State Shipbuilding Corporation (CSSC), per estendere la cooperazione industriale già presente. L’intesa siglata favorisce progetti comuni di ricerca e sviluppo in molteplici aree della navalmeccanica, con nuove opportunità per il settore cantieristico italiano. L’accordo prevede che le parti discutano la possibilità di allargare la loro attuale collaborazione, che include una joint venture dedicata alle prime unità da crociera mai realizzate in Cina per il mercato locale e altre attività affini, anche ad un numero di progetti di ricerca e sviluppo in molteplici aree della navalmeccanica, tra cui: unità per il settore oil&gas; cruise-ferry; mega-yacht; navi speciali; infrastrutture in acciaio; sistemi, ingegneria e marine procurement, nonché cabine, interni e la creazione di una catena di fornitura nel comparto crocieristico.

Partnership strategica per la produzione di attrezzature meccaniche

Ansaldo Energia e Shangai Electric Corp. condividono da lungo tempo gli investimenti per l’introduzione della turbina a gas di classe H di nuova generazione sui mercati. Ansaldo Energia (partecipata per il 45% da CDP Equity e per il 40% dalla stessa Shanghai Electric) ha stipulato un’intesa di collaborazione tecnologica anche con la China United Gas Turbine Company (UGCT) nel settore delle turbine a gas heavy-duty.

Nuove tecnologie per ridurre le emissioni di CO2

Snam e State Grid International Development (SGID) hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per la sostenibilità ambientale con il quale si valuta l’opportunità di collaborazione in relazione agli utilizzi delle nuove tecnologie per ridurre le emissioni di CO2. Il know how di Snam potrebbe essere messo a disposizione per realizzare impianti di biogas e biometano finalizzati alla produzione di elettricità da fonti rinnovabili nelle zone rurali della Cina. L’accordo, inoltre, potrebbe favorire l’individuazione di eventuali opportunità di partnership nella ricerca e sviluppo sul gas rinnovabile, nella mobilità sostenibile e in progetti congiunti elettricità-gas. L’accordo prevede anche di valutare possibili collaborazioni in altri due paesi nei quali opera SGID, Australia e Portogallo, nell’ambito della manutenzione e ottimizzazione delle reti di trasporto e dei siti di stoccaggio del gas naturale.

Più facile l’accesso nei mercati cinesi per i prodotti italiani

L’accordo di cooperazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il Gruppo cinese China Communication Construction Company (CCCC) favorirà la realizzazione di infrastrutture in Centro Europa e aumenterà le possibilità di accesso dei prodotti delle piccole e medie imprese italiane (PMI) presso i mercati cinesi. L’intesa permetterà l’accrescimento dell’influenza del porto di Trieste sia in Europa centrale, sia presso i mercati marittimi cinesi, e consentirà all’Autorità di Sistema Portuale di esplorare nuove opportunità collegate al progetto di CCCC per la costruzione e gestione del grande Terminal intermodale di Kosice (Slovacchia). Con questo accordo sarà possibile inoltre valutare congiuntamente collaborazioni per progetti logistico-industriali in Cina con lo scopo di facilitare i flussi logistici e il commercio.

Interventi per il rilancio del Porto di Genova

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e la China Communication Construction Company (CCCC), hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per rilanciare e sviluppare le attività del porto di Genova, tra i quali il progetto della nuova diga, una delle due iniziative italiane inserite fra i progetti strategici della EU-China Connectivity Platform, tavolo di confronto fra UE e Cina volto a rafforzare le connessioni di trasporto tra Europa ed Asia, mettendo a sistema la rete trans europea di trasporto TEN-T e la Belt and Road Initiative.

Nuovi investimenti per l’industria dell’acciaio

Danieli&C. Officine Meccaniche e China Camc Engineering hanno avviato un contratto per l’installazione di un complesso siderurgico integrato in Azerbaijan. L’azienda italiana, leader nella produzione di impianti siderurgici, realizzerà la parte tecnologica dell’impianto.

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