Indagine

I consumatori vogliono meno dispositivi e più esperienze virtuali (Report)

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Secondo un sondaggio di Deloitte, i consumatori vogliono razionalizzare il numero di dispositivi elettronici e semplificare gli abbonamenti ai servizi digitali.

I consumatori continuano ad acquistare nuovi dispositivi, ma stanno ritirando quelli vecchi.

I consumatori vogliono ridurre il numero di dispositivi elettronici su cui devono contare per la loro vita digitale. Nel contempo, cresce il desiderio di nuove esperienze virtuali e la domanda di innovazione tecnologica.   E’ quanto emerge da un rapporto di Deloitte, che si chiama Connected Consumer, un’indagine condotta su un campione di 2mila consumatori americani, sulle loro abitudini digitali quotidiane.

Una delle principali novità emerse è che a casa si sta affermando un uso più razionale dei diversi dispositivi. Se il 48% delle abitazioni ha acquisito almeno un dispositivo nel 2023, il numero medio di dispositivi per singola abitazione è passato da 25 a 21 nello stesso anno.

Emerge quindi il trend di rottamare vecchi apparecchi per fare a spazio a quelli nuovi, più in linea con le esigenze, secondo Deloitte.

Tuttavia, gestire il crescente numero di dispositivi e abbonamenti rimane una sfida per molti consumatori. Il sondaggio rivela che al 41% degli intervistati non piace gestire i propri dispositivi e il 28% si sente sopraffatto dall’enorme numero di dispositivi e abbonamenti che deve gestire.

Ciò evidenzia l’opportunità per le aziende tecnologiche di supportare i clienti nella navigazione nelle complessità del panorama digitale e nel trovare un equilibrio che massimizzi i vantaggi di una vita connessa, scrive Deloitte.

Le regole del lavoro ibrido

Lo studio fa luce anche sull’evoluzione delle preferenze relative all’organizzazione del lavoro. La domanda di lavoro ibrido è aumentata, con il 56% degli adulti occupati che hanno lavorato a distanza o in modo ibrido nel loro lavoro principale nell’ultimo anno.

Questo cambiamento è guidato dal desiderio di migliori rapporti con la famiglia e i colleghi di lavoro, di una salute migliore e di un maggiore benessere. Man mano che il lavoro ibrido diventa sempre più diffuso, le aziende sono invitate ad aggiornare e migliorare le proprie soluzioni tecnologiche per soddisfare le mutevoli esigenze dei dipendenti.

L’assistenza sanitaria virtuale ha guadagnato terreno in modo significativo, con il 42% degli intervistati che ha avuto almeno una visita medica virtuale nell’ultimo anno. La maggior parte di coloro che hanno sperimentato visite sanitarie virtuali hanno espresso livelli elevati di soddisfazione e hanno espresso una preferenza per opzioni virtuali o ibride in futuro per la salute psicologica e le condizioni croniche. Ciò dimostra la crescente accettazione e comprensione dell’accesso digitale all’assistenza sanitaria, ha affermato Deloitte.

Mentre i consumatori apprezzano i vantaggi della tecnologia, le preoccupazioni relative alla sicurezza e alla privacy sono maggiori. L’indagine rivela che il 58% dei consumatori si preoccupa della vulnerabilità dei propri dispositivi alle violazioni della sicurezza, in aumento rispetto al 50% dell’anno precedente, ha affermato Deloitte. Allo stesso modo, il 58% esprime preoccupazione per le organizzazioni o gli individui che li tracciano attraverso i propri dispositivi, rispetto al 41% nel 2022. Ciò evidenzia la necessità di migliorare la privacy dei dati e le misure di sicurezza per affrontare le apprensioni dei consumatori.

Guardando al futuro, lo studio indica un crescente interesse per le esperienze 3D immersive, in particolare tra le generazioni più giovani. Più di 6 intervistati su 10 della Gen Z e oltre la metà dei millennial hanno espresso interesse per l’apprendimento, la socializzazione e lo shopping attraverso le piattaforme 3D.

Inoltre, l’intelligenza artificiale generativa ha guadagnato terreno, con il 17% degli intervistati che ha segnalato la sperimentazione o l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa per scopi personali, educativi o professionali. Ciò dimostra la crescente consapevolezza e adozione delle tecnologie AI tra i consumatori, ha affermato Deloitte.