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I benefici della lettura ad alta voce ai bambini

Si è appena conclusa la prima edizione di “Mi fai una storia?”, il festival organizzato dalla  associazione  Il bambino naturale e dalla Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS) all’interno del progetto “Lo scrittore, il libro, il lettore”. Un evento nato per promuovere la lettura ad alta voce e condivisa quale gesto di cura e di relazione sin dalla più tenera età, un percorso che inizia ancora prima della nascita e che accompagnerà il bambino per tutta la prima infanzia portandolo all’acquisizione della complessa competenza della lettura individuale.

Fin dal primo giorno di vita extrauterina, infatti, il rapporto di intimità che instaura tra adulto lettore e bambino ascoltatore favorisce un transfert positivo delle emozioni sul libro e sulla lettura. Già dai 6 mesi il bambino può sedersi in braccio all’adulto, ascoltare la sua voce, incontrare le parole e iniziare a comprendere come sono fatti e come funzionano i libri.

A partire dai 18 mesi il bambino avrà poi la possibilità di capire come tenere il libro in mano, come girare le pagine e come guardare le illustrazioni.

La lettura ad alta voce, oltre a coinvolgere i piccoli attraverso la sollecitazione di domande e risposte, permette di sviluppare il loro vocabolario e bagaglio linguistico, fornendo loro i mezzi per esprimere le proprie emozioni e dare loro un nome per gestirle e farle proprie.

Lo scopo principale della lettura ad alta voce con bambini molto piccoli non è tanto la comprensione dei contenuti, quanto la condivisione della passione per la lettura: anche se non si può insegnare il piacere di leggere, si possono creare le condizioni affinché nasca e si sviluppi. Fino ai 4-5 anni i bambini si trovano nella fase imitativa più forte e tendono a emulare ciò che diverte e coinvolge emotivamente gli adulti.

Lettura e fantasia vanno di pari passo: la prima ha come elemento fondamentale la seconda, al contrario di ciò che accade per i film, in cui la fantasia viene sostituita da immagini già pronte. La lettura libera la creatività e ha quindi un valore diverso rispetto agli altri media, che costringono a una visione oggettiva della realtà.

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