Cybercrime

JP Morgan, hacker ‘italiani’ rubano i dati di 83 milioni di clienti

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JP Morgan, la maggior banca degli Stati Uniti, ha subito il maggior attacco hacker della storia. Sottratti da hacker legati all’Italia i dati di 76 milioni di famiglie e di 7 milioni di aziende.

La rete informatica di JPMorgan Chase, la più grande banca statunitense, sarebbe stata attaccata da hacker che, afferma il New York Times, avrebbero legami con l’Italia o con altri Paesi del Sud Europa. Un portavoce della banca parla di notizia falsa, ma la banca ammette che i server del gruppo sono stati violati. A 76 milioni di famiglie e 7 milioni di piccole imprese sarebbero stati sottratti nomi, numeri di telefono e indirizzi di posta elettronica. Più di 90 i server sotto attacco.

Non sarebbero in pericolo dati sensibili come numeri e password di conti bancari e nemmeno i numeri della social security (previdenza sociale). JP Morgan si è difesa, sostenendo che non ci sono prove del fatto che i dati trafugati abbiano causato sottrazione di denaro ai legittimi proprietari.

Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco informatico sarebbe legato ad hacker italiani. Per la maggior banca Usa, si tratta del secondo maxi attacco informatico nel giro di tre mesi.

Nelle scorse settimane, sempre negli Usa, anche grossi retailer come Target e Home Depot sono stati vittime di grossi furti di dati, con i dati di milioni di consumatori finiti nella rete degli hacker.

La notizia di JP Morgan arriva in un momento di scarsa fiducia della pubblica opinione nei confronti della “Corporate America”, tanto più che i dati conservati dall’istituto finanziario sono più che sensibili e riguardano carte di credito e altre informazioni personali.

Non più tardi di un mese fa, i tecnici di JP Morgan erano convinti che la breccia riguardasse soltanto un milione di clienti.