H2020 COSIE: Lepida a Utrecht per la co-creazione nei servizi pubblici

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Illustrate 10 esperienze pilota del progetto COSIE, che hanno valorizzato le attività di co-creation durante l’evento “food for thought” e successivamente attraverso workshop tematici che hanno spinto i partecipanti a una riflessione critica sull’applicazione delle pratiche di co-creation nei servizi.

Il progetto H2020 COSIE ha organizzato lo scorso 5 febbraio un seminario a Utrecht, presso l’Università di Scienze Applicate, per approfondire le esperienze di co-creazione nei servizi pubblici. Valeria Montanari, Assessore del Comune di Reggio Emilia, nonché membro del CDA di Lepida, è stato il principale key note speaker e ha approfondito l’esperienza del “Quartiere Bene Comune” e l’iniziativa di Coviolo Wireless quali interventi che hanno avuto l’obiettivo di includere i cittadini e la società civile nelle politiche partecipative del Comune, motivarli a partecipare allo sviluppo locale insieme ai decisori, coinvolgerli anche nella fase di valutazione dei risultati al fine di misurarne l’impatto.

Presenti al dibattito anche docenti ed esperti dell’università olandese che hanno posto l’accento sulla proprietà dei dati e sull’enorme potere di chi li possiede, ribadendo la necessità di tenere a mente che la tecnologia non è infallibile e bisogna sempre domandarsi che uso verrà fatto dei dati che forniamo continuamente attraverso le nostre azioni.

Nella giornata seminariale le 10 esperienze pilota del progetto COSIE hanno valorizzato le loro attività di co-creation durante l’evento “food for thought” e successivamente attraverso workshop tematici che hanno spinto i partecipanti a una riflessione critica sull’applicazione delle pratiche di co-creation nei servizi, al fine di discutere quando e come le tecniche di co-creation si rivelano utili nel creare e sviluppare i servizi pubblici; identificare i diversi livelli di partecipazione, le tecniche e gli strumenti per il coinvolgimento dei cittadini; riflettere sui contesti di riferimento e sulle situazioni specifiche per poter applicare al meglio le diverse pratiche di co-creazione.

Per cercare di rispondere a queste domande sono stati creati 5 gruppi multidisciplinari e a ciascun gruppo è stato attribuito uno scenario di servizio pubblico al fine di identificare le opportunità di co-creazione e i relativi strumenti di coinvolgimento (es. survey, focus group, social hackathon, interviste, workshop, questionari, test per utenti, incontri apertiopen space, world cafe), selezionare chi coinvolgere nel processo e in quale stadio.

Una conclusione importante che è emersa è che non si può stabilire a priori se uno strumento supporta la co-creation o meno, piuttosto sarà il contesto e gli obiettivi che ci si propone di raggiungere che determinano quale sia lo strumento più adatto.