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Günther Oettinger: ‘Priorità a infrastrutture e diritto d’autore’

Oettinger

Sul tavolo del nuovo Commissario Ue alla Digital Economy, Günther Oettinger, ci sono già ad attenderlo diversi dossier caldi. Sicuramente i primi interventi riguarderanno le infrastrutture di rete e la riforma del diritto d’autore nell’era di internet.

L’Europa digitale avrà un nuovo volto e non necessariamente quello che avevamo immaginato.

Oettinger, 61 anni, avrà la responsabilità di dare un colpo d’accelerata a questa svolta. Le prime polemiche sono già state sollevate in occasione della sua audizione lunedì al Parlamento europeo. Gli si rimprovera di essere poco ferrato sugli argomenti che riguardano il web ma lui non si è fatto intimorire ed è ben convito che nei prossimi cinque anni del suo mandato potrà contribuire in modo sostanziale ai dossier che lo attendono.

Ecco le priorità.

Investire nelle infrastrutture

Il neo Commissario punta sull’industria e vorrebbe “due o tre gruppi a vocazione globale in ogni settore”.

“Dobbiamo giocare la Champions League“, ha detto Oettinger, aggiungendo però che per poterlo fare al meglio bisognerà intervenire sulla digitalizzazione “con un minimo di regolamentazione”.

Oettinger ha insistito a più riprese sulla necessità di investire massicciamente sulle infrastrutture tlc, facendo leva sul Piano da 300 miliardi di euro per rilanciare la crescita in Europa, promesso dal nuovo presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker.

Secondo il parere di un esperto, i bisogni per le reti a banda larga sono stimabili in circa 200 miliardi di euro. Una parte di questo denaro arriverà tuttavia dal settore privato.

Riforma del diritto d’autore

Gli interventi in materia di copyright sono tra quelli più attesi ma anche tra i più delicati. Dal prossimo anno, Bruxelles dovrebbe avviare una riforma sul diritto d’autore.

Nella lettera d’impegno di Oettinger, si legge che bisogna “abbattere tutte le barriere nazionali” che riguardano questo comparto.

Una dichiarazione che già mette in tensione i rappresentanti dei titolari dei diritti che, contro i colossi del web, si oppongono a un’eccessiva liberalizzazione.

Il Commissario ha assicurato che un approccio equilibrato. La precedente Commissione aveva tentato di aprire la via della riforma, ma il Libro Bianco sul diritto d’autore è già stato accantonato all’inizio dell’estate.

“Sarà difficile – sostiene una fonte Ue – trovare un punto di equilibrio. Fissare il diritto d’autore su scala europea potrebbe minacciare i canali di finanziamento dell’industria creativa che al momento avvengono su base nazionale”.

Diritto all’oblio

Altro tema caldo è quello relativo al diritto all’oblio, sul quale sono già al lavoro i Garanti Ue della Privacy, sulla scia della sentenza della Corte di Giustizia Ue del maggio scorso che ha modificato gli equilibri, riconoscendo la responsabilità anche dei motori di ricerca nella rimozione dei link, su richiesta degli utenti, ritenuti non pertinenti od obsoleti.

Oettinger ha molto insistito sulla competitività delle imprese di settore ma ha anche promesso ai cittadini che difenderà il diritto all’oblio.

Nessuna intenzione quindi di rimettere in discussione quanto deciso dalla Corte per andare incontro alle preoccupazioni dei motori di ricerca, Google in primis, per la quale Oettinger ha avuto parole piuttosto dure, in linea con quanto sta già facendo la Germania.

Anche se il dossier che riguarda la società di Mountain View è in mano alla collega della Concorrenza, la danese Margrethe Vestager, il Commissario Oettinger ha raccomandato d’attaccare frontalmente le pratiche anti competitive del gruppo americano, senza sconti di sorta.

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